Vino: il Chianti sarà imbottigliato solo in Toscana. Per garantire tracciabilità e controllo

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Vino-Chianti-La scelta è fatta: il vino Chianti DOCG si potrà imbottigliare soltanto in Toscana per garantire maggiore tracciabilità, maggiori e tempestivi controlli del prodotto, tutelando così il consumatore. E’ questa, in sintesi, la novità inserita fra le proposte di modifica al disciplinare del Consorzio Vino Chianti che sarà discussa in una riunione di ”pubblico accertamento” indetta dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dalla Regione Toscana con gli operatori della filiera lunedì 27 giugno a Firenze.

«Si tratta della modifica della delimitazione della zona di vinificazione, invecchiamento imbottigliamento e affinamento – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – Ad oggi infatti è possibile imbottigliare i nostri prodotti in tutto il mondo, ma una volta approvata questa variante al disciplinare si potrà imbottigliare esclusivamente in quasi tutto il territorio della Toscana».

Non riguarderanno questo provvedimento, come previsto dalla regolamentazione dell”Unione Europea, le aziende confezionatrici
ubicate fuori della Toscana che hanno già acquisito il diritto: cioè coloro che imbottigliano Chianti da almeno due anni. In
questo modo – spiega il Consorzio – sarà quindi possibile bloccare ogni nuovo imbottigliatore con sede fuori dalla regione
Toscana garantendo un maggiore controllo dell’intera filiera e dell’effettiva qualità del vino imbottigliato. Dopo l’approvazione della filiera, il provvedimento passerà all’esame del Comitato Nazionale Vini per successivamente diventare oggetto di un decreto ministeriale. L’augurio del consorzio è che la legge arrivi prima della vendemmia.

 

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