La Presidente tedesca della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, delfina della Merkel, oltre a spalleggiare la sua cancelliera nel contrasto agli aiuti all’Italia e alla Spagna e a non cavare un ragno da un buco a favore della solidarietà europea, trova il tempo per esternazioni ridicole, che non sembrano rientrare nelle sue competenze specifiche, né sembrano volte a tutelare la sicurezza dei cittadini europei. Di fronte alle migliaia di morti che si registrano anche in Germania, la Von der Leyen non trova di meglio che invitare gli anziani a stare sepolti in casa fino alla fine dell’anno e i cittadini europei a non prenotare le ferie (danneggiando in questo modo i paesi mediterranei, meta dei soggiorni estivi dei popoli del Nord affamati di sole).
La Presidente ha detto testualmente: «Le persone anziane potrebbero dover rimanere isolamento fino alla fine dell’anno per evitare ogni rischio di contrarre il coronavirus. So che è difficile, che l’isolamento è un peso ma è una questione di vita o di morte. Dobbiamo essere disciplinati e rimanere pazienti, ha sottolineato auspicando che un laboratorio europeo riesca a trovare un vaccino per il Covid-19. La presidente della Commissione Ue ha sconsigliato poi di prenotare le vacanze estive di quest’anno a causa della pandemia. «Vi consiglio di aspettare. Al momento nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto», ha dichiarato. Forse adesso grillini e sinistre italiane si stanno accorgendo del guaio che hanno combinato contribuendo ad eleggere questa Signora.
Grazie dei consigli, Signora Presidente, però prima di tutto faccia il suo mestiere: cerchi di convincere i Paesi del Nord Europa, e per prima la sua Cancelliera, a mettere da parte posizioni superate, perché ne va della sopravvivenza della Ue, anche se molti sarebbero soddisfatti del disfacimento di un’Unione irresponsabile e, a questo punto, dannosa.
Infatti, proprio nel momento in cui la Presidente rilasciava l’intervista al giornale tedesco (tutto in famiglia, naturalmente) Papa Francesco, in occasione della Pasqua, richiamava ancora una volta l’Europa alla solidarietà. «Oggi l’Unione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero. Non si perda l’occasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative». Così il Papa nel Messaggio Urbi et Orbi: «L’alternativa – ha detto – è solo l’egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni». Vedremo se gli orbi, anzi i sordi politici della Germania e dell’Olanda in particolare, daranno retta al Pontefice, ma ci crediamo poco.