«Cogliendo anche la volontà e il comune sentire di tutti i colleghi, sportivi e non, che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare Alessandro Rialti, giornalista del Correre dello Sport-Stadio venuto a mancare lo scorso 5 aprile», il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, e il presidente del Gruppo toscano giornalisti sportivi Ussi, Franco Morabito, hanno inviato formale richiesta al sindaco di Firenze Dario Nardella e al presidente della Acf Fiorentina Rocco Commisso affinché venga presa in seria
considerazione la possibilità di intitolargli la Tribuna stampa dello stadio Artemio Franchi.
Il nome di Rialti andrebbe così ad aggiungersi a quello di Manuela Righini, anche lei scomparsa prematuramente, alla quale è intitolata la Sala stampa dello stadio. «Alessandro, come Manuela, è stato per molti un grande amico, e per tutti coloro che si interessano di Fiorentina un costante punto di riferimento per impegno e serietà professionale – si legge in una nota dell’Ast e dell’Ussi – Vorremmo, pertanto, che attraverso questa iniziativa potesse essere ricordato da tutti noi e dalle future generazioni di giornalisti, molti dei quali ha contribuito a formare e a far crescere».
«Condivido senza riserve la proposta d’intitolare la Sala Stampa dello Stadio Franchi ad Alessandro Rialti. Credo sia il giusto modo per rendere memoria a colui che veniva considerato una sorta di decano per i giornalisti sportivi». Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, candidato alla presidenza della Regione per il Pd, si unisce alla richiesta dell’Associazione Stampa Toscana e del Gruppo toscano giornalisti sportivi Ussi che hanno scritto al sindaco di Firenze Dario Nardella e al presidente della Fiorentina Rocco Commisso.
«Rialti – prosegue Giani – era un grande giornalista sportivo, professionista riconosciuto per genialità nelle intuizioni, acutezza di analisi e capacità di dialogo e di approfondimento della notizia. È un punto di riferimento che ci mancherà. Dedicargli la sala stampa del nostro stadio è un modo per renderlo vivo e presente a tutti gli appassionati della cultura dello sport».