La cultura continua ad essere uno dei motori primari dell’economia toscana e della ripresa che inizia a mostrare i primi segnali: è il risultato dell’edizione 2016 di “Io sono cultura – L’Italia delle qualità e della bellezza sfida la crisi”, rapporto annuale curato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere, pubblicato dal Sole 24 Ore in edicola oggi.
Lo studio, che quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale, prende in esame musei, gallerie, festival, beni culturali, letteratura, cinema, performing arts, architettura, design e comunicazione, fino a contemplare tutte quelle attività produttive che non rappresentano in sé un bene culturale, ma che dalla cultura traggono linfa creativa e competitività.
Guardando alle regioni, per il 2015, la Toscana è al sesto posto (insieme all’Emilia Romagna), con il 6%, per incidenza del valore aggiunto di cultura e creatività sul totale dell’economia. Per quanto riguarda le città, Milano è prima per valore aggiunto: seguono Roma, Torino, Siena (8,5%), Arezzo (7,8%) e Firenze (7,5%).
Dal punto di vista dell’incidenza dell’occupazione, Milano è sempre in testa: Arezzo al secondo posto (9%) e Firenze al quinto (8%). A Siena, infine, il primato italiano della crescita del ruolo del sistema produttivo culturale e creativo: +2,7%.
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