Firenze è una delle città italiane più esposte ai rischi della Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. L’export oltremanica ha infatti un grande peso per il capoluogo toscano che, secondo i dati Coeweb Istat, perderà il 5,4% delle esportazioni.
L’impatto pro-capite per la Città metropolitana di Firenze è di 574 euro, al secondo posto tra le aree metropolitane dopo Bologna (644 euro) e Torino (443 euro).
Secondo il monitor di Banca Cr Firenze i soli industriali hanno contribuito all’export toscano nel 2015 con 829 milioni (+10,9%), il Regno Unito è oggi il terzo mercato di sbocco per il sistema farmaceutico toscano (56 milioni di euro in valore assoluto nel 2015), e il quarto per la Pelletteria e calzature di Firenze (241 milioni), il Tessile-abbigliamento di Prato (115,7 milioni), il Cartario di Capannori (36,2 milioni).
Recentemente Coldiretti Toscana ha stimato in 185 milioni di euro il valore delle esportazioni Oltremanica di prodotti agroalimentari, comprese le bevande.
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