«Emerge l’impegno straordinario della Regione Toscana per la sicurezza nelle cave», con «un modello virtuoso da esportare anche in altre realtà». Questa la valutazione di Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’Inchiesta sugli infortuni su lavoro del Senato, a proposito del progetto della Regione Toscana per aumentare la sicurezza nelle cave di marmo, illustrato ieri dal governatore Enrico Rossi (nella foto, con Fabbri) in audizione.
La maggioranza della Commissione ha apprezzato il lavoro impostato dalla Regione, che ha dato la sua disponibilità a rendicontarne gli esiti. «Non possiamo tollerare un così alto livello di incidenti e di mortalità nelle cave», ha ribadito Rossi, che ha spiegato i punti del progetto, sottolineando che occorre anche rafforzare i controlli ambientali, e predisporre «un intervento di regolazione di quanto materiale viene estratto. Ne misureremo le quantità e faremo un Piano che ne regoli l’estrazione per evitare un eccessivo consumo della montagna e un impatto non sostenibile sulle Apuane».
Fabbri ha osservato che «il lavoro della Commissione d’Inchiesta continua a dare buoni frutti, ma occorre monitorare continuamente la sicurezza nelle cave anche grazie all’impegno straordinario delle istituzioni locali».
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