La Giunta per le autorizzazioni e le Immunità del Senato è attesa al voto sul caso Open Arms-Salvini. Un voto che, conti alla mano, vedrebbe prevalere il no al processo per l’ex ministro: dovrebbero essere, infatti 13 (su 23) i voti a favore di Salvini, sommando gli 11 dei membri del centrodestra in Giunta e i due voti di Riccardi e Giarrusso, rispettivamente M5S e ex M5S.
Un verdetto che dovrà essere, però, ratificato dall’Aula del Senato, entro 30 giorni. Dal canto suo Matteo Salvini ha fatto sapere di essere tranquillo: «Ho difeso la legge, la sovranità, la sicurezza, l’onore e la dignità italiane, con l’accordo dell’intero governo. Sono tranquillo e rifarei tutto, non per interesse personale ma per tutelare il mio Paese», ha detto il leader leghista, mentre era in corso la seduta odierna della Giunta. Oggi, infatti, i membri dell’organismo presieduto dal senatore Gasparri, si sono riuniti per proseguire la discussione sulla vicenda, per valutare il fascicolo relativo alla richiesta di processo per ‘sequestro di persona aggravato e rifiuto di atti d’ufficio’ nei confronti dell’ex ministro dell’Interno.
Dalle 9 si vota la relazione Gasparri, che chiede di non dare via libera al tribunale dei ministri di Palermo, sottolineando come «il comportamento dell’allora ministro Salvini era coperto da immunità, perché ha agito nella sua qualità di ministro dell’Interno, di conformità ai principi fondamentali della Costituzione». Richiesta che potrebbe, quindi, passare con il voto dei 5 leghisti (Urraro, Pillon, Stefani, Pellegrini e Augussori) dei 4 di Fi (Malan, Paroli, Modena e Gasparri) e di Balboni, di Fdi, A votare a favore della relazione Gasparri anche l’autonomista Durnwalder, come confermato all’AdnKronos. A questi si potrebbero aggiungere l’ex M5S Mario Giarrusso e la pentastellata Alessandra Riccardi.
Per quest’ultima, a differenza di quanto dovrebbero fare gli altri 4 grillini presenti in Giunta (D’Angelo, Crucioli, Evangelista, Gallicchio) si prevede un no al processo: «La discussione non è ancora chiusa», ha detto all’Adnkronos, rispondendo sulle sue intenzioni di voto per domani.
L’ex grillino Mario Giarrusso è rimasto abbottonato: (“domani saprete”). Ma oggi in Giunta non ha risparmiato frecciate agli ex colleghi dei 5Stelle: «La tesi di Crucioli – avrebbe detto, secondo quanto appreso dalla AdnKronos – per il quale basta un tuffo per definire lo stato di salute è la tesi Di Biasi. In realtà si buttano in acqua perché sanno che così diventano naufraghi», ha detto il senatore catanese per contestare Mattia Crucioli che ha parlato di migranti che si tuffano perché disperati. Sul fronte opposto, invece, per il sì ai giudici siciliani, i 4 pentastellati, la dem Rossomando, i tre di Iv (Cucca, Bonifazi, Ginetti), Grasso (Leu) e De Falco del Misto. A conti fatti, quindi, 13 no al processo e 10 sì. Ma poi deciderà il Senato, a maggioranza semplice, con l’asticella a 161 voti.