Lavoro: cala ancora la disoccupazione (11,5%), ma non fra i giovani. In un anno 299.000 posti in più

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Lavoro impresaBuone notizie dall’Istat in tema di disoccupazione: il tasso a maggio cala all’11,5% (era all’11,6% ad aprile secondo il dato rivisto). Rispetto a maggio 2015 la disoccupazione è in calo di 0,7 punti percentuali. Il calo interessa sia gli uomini (-1,0%) sia le donne (-0,6%). Stabile invece a quota 36,9% il tasso di disoccupazione tra i giovani.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione, spiega l’Istat, sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,7% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta invariata rispetto ad aprile. Il tasso di occupazione cala di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività aumenta di 0,1 punti.

Sempre per l’Istat, in maggio però rallenta la crescita del numero degli occupati: nel mese si registra un lieve aumento a +21.000 unità su base congiunturale, più consistente su base annua (+299.000). Il tasso di occupazione, pari al 57,1%, aumenta di 0,1 punti percentuali sul mese precedente. I movimenti mensili dell’occupazione determinano, nel periodo marzo-maggio, un aumento dello 0,4% degli occupati (+101 mila) rispetto ai tre mesi precedenti, con segnali di crescita diffusi su tutte le principali componenti.

Dopo l’aumento registrato nei due mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile), spiega l’Istat, la stima degli occupati a maggio sale ancora, seppure in modo lieve (+0,1%, pari a +21 mila persone occupate). La crescita dell’occupazione è attribuibile alla componente femminile e riguarda i dipendenti (+11 mila i permanenti, +37 mila quelli a termine) mentre calano gli indipendenti (-28 mila). Nel trimestre marzo-maggio l’aumento degli occupati (+0,4%, pari a +101 mila) è associato ad un calo dei disoccupati (-1,1%, pari a -32 mila) e degli inattivi (-0,9%, pari a -121 mila).

Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +299 mila). La crescita tendenziale è interamente attribuibile ai dipendenti, sia permanenti (+1,7%, pari a +248 mila) sia a termine (+3,5%, pari a +81 mila), mentre sono in calo gli indipendenti. Nello stesso periodo calano i disoccupati (-5,6%, pari a -175 mila) e gli inattivi (-2,2%, pari a -305 mila).

 

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