2.000 persone in piazza Montecitorio hanno gridato al Parlamento e al Governo di fermarsi, di non destrutturare l”apparato della sicurezza sopprimendo il Corpo forestale dello Stato che è l”avamposto più importante nella lotta alle ecomafie e ai reati ambientali. Lo afferma Marco Moroni, segretario generale del Sapaf, oggi in piazza a Montecitorio. Ho visto oggi in piazza tanti forestali, poliziotti, penitenziari, vigili del fuoco – dice Moroni – ma anche militari arrivati a titolo personale, sindacati di polizia, il Cocer Gdf, associazioni ambientaliste e vari parlamentari che ringrazio, semplici cittadini, gente venuta da ogni parte d”Italia che ha fatto sacrifici non indifferenti per essere presente a Roma. I professionisti della sicurezza chiedono al governo di poter, davvero, essere messi nelle condizioni migliori per offrire sicurezza ai cittadini italiani. La nostra proposta – prosegue il sindacalista – è semplice e accettabile per il Governo: fermiamo tutto e sediamoci attorno ad un tavolo, rinviamo il decreto di accorpamento e militarizzazione di 6 mesi e proviamo tutti insieme a fare una buona riforma. Noi al presidente del Consiglio e al ministro Madia abbiamo fatto arrivare un messaggio chiaro e soprattutto la volontà di collaborare. Ci aspettiamo una risposta franca e concreta. In caso contrario, si sappia, la nostra mobilitazione non potrà che continuare e ci stiamo infatti già preparando per settembre.
POLITICI – Stefano Fassina, di Sinistra italiana, appoggia la lotta e dichiara: Il Corpo Forestale dello Stato non va militarizzato. È una scelta sbagliata. Si indebolisce la tutela dell”ambiente e dei beni comuni e si penalizzano i lavoratori e le lavoratrici di grande professionalità. È gravissima la militarizzazione, per decreto, di personale civile. Va sospesa la procedura di approvazione del decreto legislativo al fine di trovare una soluzione utile. Il governo ascolti il Parlamento e ascolti i lavoratori e le lavoratrici che anche oggi sono tornati in piazza Montecitorio. Analoga posizione è stata espressa anche dal Movimento 5 stelle.