Italia può fare di più su smaltimento crediti deteriorati
“Un possibile paracadute pubblico per i crediti deteriorati delle banche è una misura molto utile, ma deve essere presa d’accordo con la Ue e specialmente con la direzione generale concorrenza della Commissione“.
Lo ha detto il presidente Bce Mario Draghi nella conferenza stampa al termine della riunione odierna del board secondo cui un’azione di contrasto agli Npl (Non performing loans, prestiti non performanti, meglio noti in italiano come crediti deteriorati) deve avvenire nel rispetto “delle regole esistenti”.
“In Italia si può fare di più – ha aggiunto – per allestire delle regole che rendano efficiente il mercato di smaltimento dei crediti deteriorati delle banche e per gestire la
componente di Npl, retaggio degli anni passati”.
“Il consiglio Bce continuerà a monitorare le condizioni economiche e finanziarie da vicino” – ha sottolineato Draghi nella conferenza stampa, citando la volatilità e l’incertezza dopo il voto sulla Brexit e il ruolo della politica monetaria per contenere la reazione dei mercati.
Sulla Turchia, invece, il presidente ha detto: “E’ difficile prevedere l’impatto immediato sulla ripresa dell’Eurozona” della crisi in atto nel Paese.
Infine, riferendosi alle banche ha ribadito: “Le banche europee oggi stanno meglio, se non molto meglio, del 2009″, sottolineando che questo è stato possibile grazie ad “una serie di azioni prese negli ultimi 3-4 anni, alla nuova regolamentazione sulla supervisione, alla nuova classificazione armonizzata delle sofferenze oltre a interventi importanti contro le sofferenze e il ruolo della nostra politica monetaria. Per molte banche europee – ha concluso – c’è un problema di redditività non di solvibilità“.