Continueranno gli attacchi su Gaza. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Aviv Kochavi confermando l’ordine ai militari di colpire i membri operativi di Hamas e della Jihad islamica a Gaza. Il capo di stato maggiore ha detto che l’esercito continuerà ad agire in maniera decisa per ridare sicurezza ai residenti del sud. L’esercito ha anche deciso l’invio di rinforzi al confine di Gaza: tra questi, la Brigata di fanteria Golani e la 7/a Brigata Corazzata, oltre a unità di intelligence e aviazione.
Israele inoltre si appresta a richiamare 5 mila riservisti. Il ministro della Difesa Benny Gantz ha dato il via libera all’esercito per molte unità, compreso il Comando del Fronte sud, quello a diretto contatto con la Striscia. «Questo – ha spiegato Gantz – è per continuare l’operazione Guardiano delle Mura e per rafforzare il Fronte interno».
Due comandanti della Jihad islamica sono rimasti uccisi in un attacco condotto dall’aviazione israeliana contro un appartamento in un grande condominio nel rione Rimal di Gaza. Il braccio armato della Jihad islamica ha identificato gli uccisi in Kamel Kuraika e Sameh al-Mamluk. Con loro è rimasto ferito in modo grave un altro comandante della Jihad islamica, Muhammad abu al-Atta. Si tratta del fratello di Baha abu al-Atta, il leader militare della Jihad islamica nel nord della Striscia ucciso da Israele nel 2019. Intanto l’ala militare di Hamas afferma di aver subito perdite in un altro attacco israeliano, a sud di Gaza.
Hamas sta lanciando una grande salva di razzi verso Ashdod, circa 40 chilometri a nord di Gaza. Si è trattato di circa 40 razzi in pochi minuti. Lo riferiscono i media. La popolazione ha avuto ordine di entrare nelle stanze protette. Un edificio della città è stato colpito e, secondo il Pronto Soccorso israeliano (Magen David Adom), ci sono due persone ferite e altre 5 in stato di shock. Hammed a-Rakeb, un dirigente di Hamas citato dalla radio pubblica israeliana, ha affermato che questo attacco è una risposta ad attacchi lanciati in precedenza da Israele contro appartamenti dove si trovavano comandanti militari.
Intanto a Gaza, un’automobile che transitava nel rione di Sajaya è stata centrata da un razzo sparato da un velivolo militare israeliano e sette persone sono rimaste ferite. Una di queste è in condizioni gravi. Lo ha riferito la radio al-Aqsa, di Hamas. Secondo la emittente al momento dell’attacco la strada era molto affollata e parte dei feriti sono passanti che si trovavano nelle immediate vicinanze.
Sono risuonate le sirene di allarme ad Ashkelon – ha fatto sapere l’esercito israeliano – la città è una delle più colpite. Le sirene sono entrate in funzione anche nelle zone israeliane intorno alla Striscia. Intanto sono state richiamate 8 compagnie di riservisti della Guardia di frontiera per far fronte agli estesi disordini nelle località arabe di Israele e sono state schierate ulteriori batterie di artiglieria al confine con la Striscia. Un segnale che secondo i media indica che l’apparato militare israeliano si prepara ad un conflitto ancora più duro. L’esercito ha poi esteso le zone interdette al traffico civile per timore di razzi anticarro dall’enclave palestinese.
L’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha condannato tutte le violenze e le violazioni del diritto internazionale nell’ambito delle tensioni a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza negli ultimi giorni. «Siamo profondamente preoccupati dalla escalation delle violenze nei territori palestinesi occupati, Gerusalemme est inclusa, e in Israele nei giorni scorsi – ha detto a Ginevra il portavoce dell’Alto commissariato per i diritti umani, Rupert Colville – Condanniamo tutte le violenza e l’incitamento alla violenza, nonché le divisioni etniche e le provocazioni».
Ernesto Giusti