Un pareggio (assolutamente ingiusto e condizionato dall’arbitro) privò la Fiorentina dello scudetto nella stagione 1981-82 (in quella squadra c’erano Galli, Antognoni, Galbiati, Bertoni, Graziani). Mercoledì sera, sempre a Cagliari, la Fiorentina potrà centrare la salvezza matematica e, contemporaneamente, svoltare verso obiettivi finalmente adeguati alla sua storia e alla città che rappresenta. Commisso, infatti, dovrebbe fare l’annuncio tanto atteso: allenatore e programmi per il mercato. L’attesa, per questa serata a suo modo fatale, è da brividi. Ovviamente per il risultato, ma anche per quello che dirà (o non dirà) il facoltoso presidente italo-americano. Inutile negarlo: il paragone con il suo connazionale Friedkin, che è andato personalmente a contattare e ingaggiare Mourinho, viene spontaneo. Commisso si limiterà a un onesto Juric? Secondo le voci dell’ultimo minuto, il presidente della Fiorentina sarebbe a un passo dal chiudere l’accordo con Rino Gattuso. Probabilmente non potrà fare l’annuncio ufficiale a pochi giorni del match con il Napoli, allenato proprio da Gattuso, ma in ogni caso, con la Fiorentina salva, avrebbe la possibilità quanto meno di annunciare che il nome c’è. Piacerà? Non piacerà? C’è chi avrebbe voluto un allenatore più ambizioso (e costoso), ma anche Gattuso, presumo. avrà chiesto garanzie tecniche importanti. Commisso, in ogni caso, dovrebbe aver capito che Firenze, dopo due anni di delusioni e batticuore, non si accontenta più: vuole sperare e sognare. Vedremo come risponderà a queste aspettative , sopite per due anni consecutivi, uno come lui, virtualmente abituato a pensare in grande.
RIBERY – Prima dell’annuncio dell’allenatore bisogna pensare alla partita. La Fiorentina si presenterà con un Franck Ribery non al top della condizione fisica L’attaccante francese ha accusato oggi, 11 maggio, ancora qualche noia muscolare dopo la sfida che lo ha visto protagonista sabato scorso contro la Lazio, e pur essendo stato regolarmente convocato, potrebbe lasciare il posto dal 1′ a Kouame come partner d’attacco di Vlahovic. Decisiva in questa senso la rifinitura che svolgera’ nella mattinata la rosa capitanata da German Pezzella. Chi non è partito con il resto dei compagni per la trasferta in terra sarda sono stati invece Borja Valero, ancora alle prese con i postumi di una lesione del flessore lungo dell’alluce della gamba destra, e il terzo portiere Rosati, che nel corso della seduta di allenamento svolta al centro sportivo Davide Astori ha accusato un disturbo al ginocchio destro che ha comportato la sua permanenza a Firenze.
IACHINI – La Fiorentina, a parte certe ipnosi collettive in difesa (tipo Bologna, raggiunta tre volte) ha cambiato atteggiamento da tempo. Già Prandelli era riuscito a dare un volto e una consistenza alla squadrea, oltre a far crescere in maniera esponenziale Vlahovic. Iachini ha preso e valorizzato il buono lasciato da Prandelli, anche se non è riuscito a rendere meno fragile e pasticciona la difesa. Buona, comunque, la partitasa con la Lazio. Grandissimo Vlahovic, irriconoscibile. «Con la vittoria ottenuta sabato scorso contro la Lazio – ha detto Iachini -abbiamo dato una bella spallata alla classifica, abbiamo fatto tantissimo a tre giornate dalla fine, ma abbiamo da onorare le ultime partite cercando di ottenere il massimo. Ci aspetta una partita molto difficile e molto importante a Cagliari dove troviamo una squadra di ottima qualità, che sta facendo ottime cose con Semplici, bisognerà affrontarli con personalità, organizzazione, applicazione, atteggiamento e concentrazione giusti».
CAGLIARI – Anche il Cagliari, dopo la vittoria Benevento, è a un passo dalla salvezza. Ma ci vogliono ancora tre-quattro punti per essere certi di rimanere in A. Per Semplici, fiorentino e tifoso viola da quando era piccolo – e che io avrei visto bene sulla panchina viola – sembra il più classico degli scherzi del destino. «Da bambino erano i miei colori – ha ricordato nella conferenza stampa della vigilia – ma siamo professionisti: la mia squadra del cuore ora è il Cagliari. E con il Cagliari vogliamo raggiungere quel traguardo che tutti avevamo in testa da quando sono arrivato. Partita con il Benevento e futuro ora non mi interessano: sto pensando solo ai novantacinque minuti di domani. Noi cerchiamo una grande prestazione e i tre punti che ci avvicinino alla salvezza. Perché è vero, molto è stato fatto. Ma ancora quel traguardo non è stato raggiunto. Gli elogi? Fanno piacere, ma ne sento troppi: dobbiamo ancora arrivare alla conclusione del nostro percorso. Domani sará una partita difficilissima, loro dovrebbero essere salvi, noi ancora no. E di fronte abbiamo una squadra che, guardando i nomi, non sarebbe dovuta essere in questa posizione. Bisogna scendere in campo con desiderio e voglia di fare risultato. Imparando anche dagli errori di Benevento. Ci siamo abbassati troppo a un certo punto della gara. Non doveva accadere – ha ammesso Semplici – dobbiamo affrontare tutte le fasi della partita con coraggio e personalità». Sul turnover e i possibili inserimenti di Rugani e Duncan, l’allenatore non si sbilancia.
Sandro Bennucci
PROBABILI FORMAZIONI
CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno; Ceppitelli, Godin, Carboni; Nandez, Deiola, Marin, Lykogiannis; Nainggolan; Pavoletti, Joao Pedro. All. Andrea Semplici
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Pereiro, Rog, Sottil
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Caceres, Pezzella, Milenkovic; Venuti, Bonaventura, Pulgar, Castrovilli, Biraghi; Vlahovic, Ribery. All. Beppe Iachini
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Borja Valero
Arbitro: Mariani (Aprilia)