Via libera del Consiglio regionale, a maggioranza, all’aumento delle aliquote per i rifiuti urbani e assimilati, per i rifiuti speciali e per quelli derivanti dal trattamento degli urbani indifferenziati, manovra che nei giorni scorsi era stata fortemente contestata da Confindustria e da Cispel, l’associazione che riunisce le aziende pubbliche dei rifiuti.
Le due associazioni avevano sottolineato l’incongruenza di incrementi “anche del 50% sia per i rifiuti urbani che per i rifiuti speciali” in una fase economica ancora incerta, e chiesto il ritiro del provvedimento. Ma il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Leonardo Marras, ha giustificato il provvedimento, durante il dibattito consiliare, con la necessità di «orientare i comportamenti del sistema produttivo e dei cittadini»: in pratica, aumentando le tariffe sui rifiuti si punta a disincentivare il ricorso allo smaltimento in discarica.
Gli aumenti scatteranno dal 1 gennaio 2017. In particolare, il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani e assimilati passerà dagli attuali 18 euro a tonnellata a 25,82 euro a tonnellata, dunque con un aumento superiore al 43%.
Insieme con la legge, è stato approvato un ordine del giorno presentato dal Pd che invita la Giunta regionale a destinare i proventi derivanti dall’aumento delle aliquote al sostegno della raccolta porta a porta.
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