Due imbarcazioni a vela con a bordo, rispettivamente, 80 e 99 migranti, sono state individuate al largo della costa calabrese e poi intercettate e condotte nel porto di Crotone da unità del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Vibo Valentia, supportato da unità aeree e navali del Comando operativo aeronavale della Finanza di Pomezia, in sinergia con le Capitanerie di porto e, a terra, con Polizia e Carabinieri.
Le due imbarcazioni sono state individuate ieri mattina da un velivolo Atr 42 del Gruppo di esplorazione aeromarittima della Finanza mentre navigavano in direzione della costa. Da Crotone hanno preso il mare in successione tre unità navali, integrate da una vedetta proveniente da Corigliano-Rossano.
Le due barche a vela, i classici yacht monoalbero di dimensioni medie utilizzati lungo le rotte che dalla Turchia si dipanano fino alle coste italiane, sono state intercettate in successione non appena hanno fatto ingresso nelle acque nazionali. I finanzieri hanno preso il controllo delle barche e le hanno scortate in sicurezza sino al porto di Crotone dove sono giunte nella serata di ieri.
A bordo della prima imbarcazione, fermata a una decina di miglia a sud est da Capo Rizzuto, sono stati trovati 80 migranti tra i quali 3 donne e 30 minori. Sul secondo natante, intercettato a 12 miglia da Capo Colonna, erano imbarcati 97 migranti, tra i quali 6 donne e 3 minori e 2 presunti trafficanti ucraini che sono stati fermati.
Nazionalità e provenienza degli stranieri era simile per entrambe le barche. La maggior parte dei migranti è costituita da iracheni, iraniani, in massima parte di etnia curda, egiziani oltre che, in misura minore, siriani, marocchini e afghani. I migranti, secondo la Guardia di finanza, sono partiti da località imprecisate della Turchia quattro o cinque giorni fa.