Ascoltato dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, ha affermato: «Da accertamenti non risultano evidenze di presenze terze nella stanza di David Rossi. Che è caduto dal suo ufficio con la parte anteriore del corpo rivolta verso il muro, e questa caduta è collegata al fatto che lui con le braccia si è posizionato sulla finestra dove c’è la sbarra di ferro e si è lasciato andare, è caduto in verticale, in modo speculare alla parete».
Inoltre, per quanto riguarda i biglietti di addio trovati nell’ufficio del dirigente di Mps, Vitello ha affermato che «secondo i periti sono stati scritti sicuramente da Rossi, è la sua grafia", mentre in relazione all’orologio del manager, Vitello ha affermato che "le lesioni sul polso lasciano pensare che l’orologio sia rimasto aggrappato a qualcosa e poi si sia staccato. Sull’orologio – ha detto ancora Vitello – c’è stata una sorta di mitizzazione mediatica. Sicuramente – ha concluso riferendosi alle immagini della morte di David Rossi – il luccichio che si vede nel video non può essere ricondotto al fatto che una persona dopo aver buttato giù una persona poi butti pure l’orologio».
Dopo aver assicurato che sono state ascoltate e seguite tutte le indicazioni della famiglia, Vitello ha detto: «Si possono fare tante ipotesi, ma il dato che emerge per quello che rileva sul piano probatorio è il seguente: dai sopralluoghi vi è la totale assenza di indizi violenti che si sarebbero trovati se Rossi avesse dovuto difendersi da una aggressione, se avesse ingaggiato una lotta, se fosse scappato da qualcosa, trascinato con forza, non vi è nessun dato che lo rileva».
