Il Consiglio di Lega ha stabilito all’unanimità che il calendario della Serie A TIM avrà un girone di ritorno asimmetrico nella sequenza delle giornate rispetto al girone di andata”, ha spiegato la Lega in una nota al termine della riunione.
Saltata l’opzione spezzatino, con la proposta ritirata nell’ultima assemblea dei club vista l’impossibilità di evitare contenziosi, la Lega Serie A ha varato così una novità a livello di calendario. Cosa cambierà, quindi, nel dettaglio, con il nuovo format? Le 19 gare del girone d’andata non saranno ripetute, nella sequenza, anche nel ritorno, come avvenuto fino ad oggi: significa ad esempio che se il sorteggio di metà luglio mettesse in calendario Inter-Udinese e Fiorentina-Inter nelle prime due giornate d’andata, queste non verrebbero disputate nello stesso ordine nel girone di ritorno, anzi potrebbero venire giocate anche a mesi di distanza.
Non finisce qui, perché cambierà anche la composizione delle partite all’interno dello stesso turno: se insieme a Inter-Udinese venisse sorteggiata Milan-Torino, queste due sfide potrebbero essere disputate in giornate diverse nel ritorno. Ed è proprio questa la novità rispetto a quanto avviene già oggi in altri campionati come la Premier League, la Liga e la Ligue 1, che tuttavia mantengono inalterata la composizione delle singole giornate.
L’unico criterio fissato dalla Lega per il sorteggio è che “una partita non avrà il proprio ritorno prima che siano stati disputati altri 8 incontri”: significa, cioè, che se Inter-Juventus venisse giocata alla 15/a giornata, la sfida di ritorno Juventus-Inter non potrà essere disputata prima del 24/o turno.
Le motivazioni della rivoluzione per il calendario? “La nuova formula permetterà una migliore distribuzione degli incontri, non condizionati in questo modo da vincoli presenti all’andata che possono ricadere sulla stessa giornata del ritorno e viceversa”, ha spiegato la Lega Serie A in una nota.