Antonio Logli, insieme al padre Valdemaro, avrebbe falsificato la firma di Roberta Ragusa per consentire l’operatività dell’autoscuola di famiglia, di cui la donna scomparsa da oltre 4 anni era contitolare. Logli è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere proprio per la scomparsa della moglie e la notizia dell’ulteriore guaio giudiziario è riportata stamani dal quotidiano Il Tirreno.
Secondo il pm Giancarlo Dominijanni, che coordina le indagini, l’autore o gli autori delle firme ritenute false sono il marito Antonio Logli, la cui responsabilità sarebbe quella di aver firmato per conto della moglie una serie di documenti indispensabili per mandare avanti l’autoscuola e gestire i rapporti con i clienti, e, come socio dell’azienda, anche suo padre Valdemaro. L’accusa è quella di falso materiale. Ieri agenti della polizia stradale e guardia di finanza hanno effettuato una perquisizione presso gli uffici dell”autoscuola, che si trova nello stesso complesso immobiliare di proprietà dei Logli dove c’è anche la casa nella quale viveva Roberta Ragusa insieme al marito e ai figli prima di svanire nel nulla la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012. Per quella vicenda Logli tornerà nuovamente davanti al gup, Elsa Iadaresta, il prossimo 18 novembre.