A livello nazionale è l’undicesimo progetto, ma sarà il primo in Toscana a essere finanziato con i fondi del cosiddetto “Piano Juncker” per rilanciare l’economia europea (300 miliardi d’investimenti da attivare in tre anni). Si tratta di un finanziamento diretto di 90 milioni che la Bei, il braccio operativo dell’Ue, darà a Toscana energia per ammodernare e ampliare la rete di distribuzione, e per installare i nuovi contatori digitali dell’azienda fiorentina, leader regionale nella distribuzione di gas.
Per Toscana energia, controllata da un pool di Enti locali (75 Comuni più la Provincia di Pisa), da alcune banche (Mps e Banca di Pisa e Fornacette), che ha
come partner industriali Italgas e Publiservizi, l’investimento complessivo previsto è di 190 milioni, con l’obiettivo di ampliare e ammodernare l’intera rete, che oggi copre 104 comuni e distribisce oltre un milione di metri cubi di gas all’anno. Il finanziamento Bei, per la prima volta in forma diretta proprio grazie ai fondi stanziati dal “Piano Junker”, tra l’altro consentirà di ristrutturare una precedente posizione finanziaria di Toscana energia: «Oltre a un risparmio complessivo sugli oneri finanziari – spiega la società – con questa operazione potremo trasformare il tasso da variabile a fisso, approfittando delle migliori condizioni di mercato».
La Bei, il cui vice presidente operativo, l’italiano Dario Scannapieco (nella foto), è anche presidente del Fondo europeo degli investimenti, lo strumento che governa gli interventi per le piccole e medie imprese, a poco più di un anno e mezzo dal lancio del “Piano Juncker” ha già finanziato in Italia dieci progetti, impegnando 1,6 miliardi di euro e attivando investimenti per un valore globale di 5,6 miliardi.
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