La dimensione del crimine: come reagire

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sicurezza 1Nota del Dott. Carlo Corbinelli – Consulente per la sicurezza Confesercenti Firenze

I  reati predatori perpetrati a danno di esercizi commerciali continuano a preoccupare. Il problema ha occupato parte rilevante della relazione tenuta dal Presidente Vivoli alla recente Assamblea Nazionale, il quale ha tra l’ altro sottolineato come 308 operatori commerciali al giorno subiscano un furto o una rapina. In tale sede la dimensione dell’ illecito è stata confermata dal Rapporto Cer-Eures, ove si può leggere che la penetrazione dei fenomeni criminali a danno di cittadini ed imprese ha contribuito a determinare l’incertezza del  quadro economico generale. Rilevazioni di Confesercenti-Area Studi avevano peraltro già evidenziato che nel 2014 si sono verificati in Toscana 8.182 furti nei negozi con un incremento del  9.20% rispetto al 2011.

Dalle cronache di queste settimane la tendenza non sembra mutare: numerose sono difatti le attività colpite recentemente da furti e taccheggi, soprattutto tra le tabaccherie ed i distributori. Ma purtroppo nessuna categoria di negozianti ha potuto eludere l’urto della criminalità.

Iniziano poi a destare altrettanto allarmare altre tipologie di illecito. Sono in particolare i reati informatici che si vanno costantemente diffondendo. Adesso è il momento del cosiddetto “Ramsomware”, ovvero la sottrazione di tutti i dati inseriti in un sistema di rete o di dispositivo mobile e la loro restituzione, parziale o totale, dietro pagamento di una somma, assai spesso cospicua. Vere e proprie estorsioni che pregiudicano per periodi più o meno lunghi l’ efficienza e la funzionalità di un’ azienda, con perdite notevoli. Ma questo è solo un esempio di attacco informatico: recenti ricerche collocano l’ Italia al secondo posto, dietro solo agli Stati Uniti, per le violazioni in ambito cibernetico

Permane infine inalterata l’ampiezza e l’effetto negativo delle contraffazioni, delle insolvenze e della concorrenza illecita che continuano a condizionare pesantemente l’intero sistema economico nazionale. E’ evidente che l’apparato dello Stato, nonostante l’impegno dei soggetti preposti, non è in grado di prevenire e fronteggiare più di tanto la difficile e problematica situazione.

E’ dunque inevitabile assumere iniziative di autoprotezione che possano contribuire ad alzare la soglia della propria sicurezza. Bisogna in tale prospettiva considerare che buona parte dei reati predatori ed informatici possono essere scongiurati con  comportamenti appropriati e con misure di difesa di impatto economico modesto. Basta spesso poco per evitare molti danni.

In tale prospettiva Confesercenti conferma di essere attenta alle esigenze degli associati. Il servizio di consulenza nel quadro dell’ iniziativa NEWTOWN SECURITY continua ad essere disponibile per coloro che intendono meglio tutelarsi.

E’ inoltre è in fase di avanzata preparazione un programma di seminari finalizzati a diffondere una più diffusa consapevolezza sulla protezione delle reti informatiche aziendali, nel quadro delle norme comportamentali che ogni operatore economico deve conoscere in tema di risposta al crimine.

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