Dal Corriere della Sera – Economia traiamo la notizia di una classifica singolare. Qual è il Paese dove la popolazione si gode la pensione più a lungo? La risposta è in una classifica pubblicata da «Compare the market», un sito britannico intermediario di assicurazioni – che ha analizzato i dati dell’Ocse (il report biennale Pensions at a glance 2019) ed esaminato tre cose: l’età pensionabile ufficiale del governo per una persona che è entrata nel mondo del lavoro all’età di 22 anni; l’età pensionabile effettiva e gli anni previsti in pensione in base all’aspettativa di vita. Le età pensionabili citate si riferiscono alle persone che vanno in pensione adesso e non alle persone che entrano nel mercato del lavoro oggi.
La Francia, che ha un’età ufficiale a 63,3 anni e una effettiva a 60,8 anni, è il Paese dove la popolazione ha davanti a sé l’aspettativa di trascorrere più anni in pensione: 24,8 anni. Il secondo Paese è la Spagna (età ufficiale a 65 ed età effettiva a 61,7 anni) , con 24,15 anni per godersi la vita senza lavorare, ma con l’assegno mensile. Terzo Paese è la Grecia (età ufficiale a 62 ed età effettiva a 60,85 anni) , con 24,1 anni di pensione.
I più sfortunati al mondo sono gli indonesiani: nonostante abbiano un’età ufficiale per andare in pensione a 56 anni, nella realtà ci vanno a 72,5 e quindi hanno solo 10,1 anni per godersi il meritato riposo. Anche gli indiani hanno poco tempo, solo 14,15 anni per la vita in pensione (età ufficiale a 58 ed età effettiva a 66,05 anni). Poco più fortunati sono i sud coreani, che hanno a disposizione 14,6 anni di pensione (età ufficiale a 61 ed età effettiva a 72,3 anni). E l’Italia?
Gli italiani non sono messi tanto male. Con 23,2 anni in media da passare in pensione siamo sesti, dopo il Lussemburgo quarto con 23,65 anni e il Belgio, in quinta posizione con 23,3 anni di pensione. Questo periodo vale per chi va in pensione adesso e non per chi ci andrà in futuro. E sul futuro delle pensioni in Italia ricordiamo che si cambierà ancora. Dall’inizio dell’anno prossimo no ci sarà più «Quota 100», perché a dicembre termina la sperimentazione dei pensionamenti anticipati con almeno 62 anni d’età e 38 di contribuzione.