Monopattini, regole: la giunta Toscana approva proposta legge, casco obbligatorio

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Ci potra’ essere anche l’uso del casco fra le prescrizioni che riguardano l’utilizzo dei monopattini elettrici. La Giunta ha dato il via libera all’unanimita’ alla proposta di legge per l’utilizzo dei monopattini richiesta dal presidente della Regione Eugenio Giani. In base alla proposta di legge i monopattini elettrrici possono circolare nelle aree consentite ai velocipedi, nel rispetto delle indicazioni della segnaletica e delle limitazioni e prescrizioni impartite dagli enti propietari della strada o dal comune; fra queste prescrizioni vi puo’ essere appunto quella dell’uso del casco.
“In presenza di particolari caratteristiche strutturali dei percorsi o dell’ambiente urbano suscettibili di dar luogo ad
elevato rischio di collissioni o cadute accidentali – si legge nella delibera- la Regione e le province provvedono a regolare la circolazione dei monopattini elettrici anche con l’obbligo di indossare il casco protettivo conferne alle norme tecniche di riferimento””Di fronte a fatti che vedono l’uso e abuso di monopattini eletrrici che sfrecciano a velocita’ incompatibili in zone pedonali- sottolinea il presidente Eugenio Giani- , o ancor piu’ con monopattini che si avventurano in assi stradali che li portano a contatto con mezzi di ben altra velocita’ e solidita’, una legge
regionale che regolamentasse la materia con maggiore specificita’ era opportuna. Con la legge approvata prevediamo fra le prescizioni per l’utilizzo del monopattino elettrico anche l’obbilgatorieta’ del casco.” “Questa legge – spiega il presidente Giani- interviene su un aspetto in cui possiamo renderci in armonia con il disposto del codice della strada ovvero l’obbligo del casco per i monopattini facendo riferimento che nel codice della strada si dice che interventi di sicurezza stradale possono essere fatti dai proprietari delle strade. Quindi – aggiunge Giani
– noi offriamo sulla questione del casco un riferimento per i sindaci e i presidenti delle province che nelle strade di loro proprieta’ possono fissarlo proprio perche’ lo auspica la legge regionale. Come Regione possiamo intervenire perche fra la legislazione concorrente consentita alla regioni rispetto alla legislazione statale, vi e’ la materia della sanita’ in cui rientra l’incolumita’ pubblica e quindi la sicurezza stradale e quella della polizia locale ed urbana”.Per Giani “una legge regionale che auspica l’utilizzo del casco per motivi di sanita’ pubblica non pone problemi di
costituzionalita’. Una legge cosi’ fatta, che non obbliga automaticamente all’uso del casco, e’ una legge in armonia con le norme che legittimamente il legislatore ha nel codice della strada.

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