G20 agricoltura a Firenze (17-18 settembre): incontro sugli sprechi alimentari nella Basilica di San Lorenzo

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Firenze è stata teatro, nella Basilica di San Lorenzo, del primo atto del G20 dei ministri dell’Agricoltura del che si incontrano annualmente per discutere di sicurezza alimentare, nutrizione e sviluppo globale dell’agricoltura.

Le riunioni ministeriali sono preparate da esperti che si incontrano regolarmente per identificare priorità globali e obiettivi di ricerca scientifica. Nell’anno di presidenza italiana del G20 (che culminerà con il vertice dei capi di Stato e di governo a fine ottobre) l’Italia ospiterà anche la riunione dei ministri dell’Agricoltura dei Paesi che compongono il G20, che si svolgerà a Firenze dal 17 al 18 settembre prossimi.

In vista di questo importante evento, la Caritas diocesana di Firenze, in collaborazione con Caritas italiana, ha organizza oggi, venerdì 10 settembre, alle 17,30 nella basilica di San Lorenzo un incontro sugli sprechi alimentari, dal titolo «Perché niente vada perduto». Erano presenti gli assessori cecilia Del Re e Alessandro Martini del Coìmune di Firenze, pubblico numeroso, tenuto conto delle norme covid che consentono la presenza di due persone per ogni banco della Basilica. Entrava solo chi era in possesso di green pass o di tampone non superiore a 48 ore.

Dopo i saluti di Riccardo Bonechi, direttore Caritas diocesana di Firenze, e di mons. Marco Viola, priore della basilica di S. Lorenzo e vicario episcopale per il servizio della carità, l’incontro è stato aperto dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.

Successivamente, con il coordinamento di Massimo Pallottino, responsabile ufficio Asia e Oceania di Caritas Italiana, sono seguiti gli interventi sul tema di Andrea Segrè, ordinario di politica agraria internazionale e comparata all’università di Bologna e promotore della campagna «Spreco Zero»; di  Gianluca Brunori, ordinario di politica alimentare all’università di Pisa.

In conclusione è stato esposto il progetto di Caritas Firenze «Perché niente vada perduto», che ha come obiettivo il recupero di tutti quegli alimenti che provengono da mense scolastiche o aziendali, grande distribuzione e aziende alimentari, che li consegneranno alle Caritas parrocchiali che sostengono le famiglie i difficoltà. Dando così vita a un modello di economia circolare dove al centro vi è il povero, che in tempi brevi viene aiutato con la collaborazione di tutti.

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