E’ cominciata oggi, 20 settembre 2021, in Italia, la vaccinazione con terza dose per immunocompromesse, trapiantati e malati oncologici con determinate specificità, circa tre milioni di pazienti. Il via in una situazione epidemiologica nazionale sostanzialmente stabile, ma con qualche primissimo campanello d’allarme da 4-5 giorni, secondo l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’ Istituto per le Applicazioni del Calcolo M.Picone, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), che arriva dall’inversione di tendenza nel Lazio, Piemonte e Valle d’Aosta.
Via libera, naturalmente, anche in Toscana per circa 50mila persone tra soggetti trapiantati e immunocompromessi. In Toscana la terza dose sarà somministrata su chiamata diretta delle Aziende sanitarie (territoriali e ospedaliero-universitarie) e coinvolge, nello specifico, circa 5mila trapiantati, 2.100 dializzati, 5mila persone con sindrome Aids, 25mila oncologici e 13-15mila immunocompromessi.
Più che di terza dose, in realtà, si dovrebbe parlare di una dose aggiuntiva a completamento del ciclo vaccinale primario di 2 dosi, per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. Si somministrano almeno dopo 28 giorni dalla seconda, e il prima possibile se tale lasso di tempo è già trascorso.
I vaccini sono quelli di Pfizer e Moderna. Dieci le categorie destinatarie di questa dose addizionale. Poi verranno le dosi ‘booster’ per chi, a distanza di tempo, o forse per via delle varianti, ha bisogno di una dose di rinforzo a fronte del calo di copertura immunitaria come over-80, residenti nelle Rsa e sanitari. Questa da somministrarsi a 6 mesi dall’ultima dose. Una circolare del ministero della Salute del 14 settembre scorso aveva chiarito tutti gli aspetti mentre da uno studio condotto in Israele e pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Gilda Giusti
