Attacco al lavoro pubblico, ai servizi ed alle professionalità : CGIL, CISL e UIL delle Funzioni Pubbliche in Toscana non ci stanno ed unificano le vertenze di Province e Sistema delle Camere di Commercio. Dopo le assemblee tenute in contemporanea in tutte le Province; dopo l’occupazione della Sala Consiliare della Città Metropolitana; dopo le assemblee contemporanea in tutte le sedi delle Camere di Commercio di tutto il Sistema Camerale, la protesta dei sindacati fa quindi un ulteriore passo avanti.
I Segretari regionali di Cgil-Cisl-Uil Toscana di categoria, assieme ad una delegazione di RSU aziendali, sono stati ricevuti in Prefettura per rappresentare le ragioni della protesta che si possono riassumere sinteticamente:
- – richiesta di norme che non strozzino le Province, che permettano di erogare servizi adeguati ai cittadini (strade scuole ecc), che permettano il rinnovo dei contratti a tempo determinato (oltre 100 che rischiano i mancato rinnovo dal 31/12/2016), che garantiscano il mantenimento dei livelli stipendiali dei dipendenti a tempo indeterminato
– richiesta di norme di riordino del sistema camerale che non provochino il licenziamento di oltre il 15% dei dipendenti (circa 200 persone in Toscana rischiano il posto) e il licenziamento di lavoratrici e lavoratori dell’indotto, a partire da quelli degli appalti per passare a quelli del sistema delle Aziende Speciali (centinaia di persone in Toscana)
Nonostante il periodo estivo, le ferie il caldo la stanchezza i sindacati e i lavoratori continueranno a tenere alta l’attenzione e la mobilitazione.