Terrorismo: attenti ai migranti che entrano sui barconi. L’allarme del Procuratore nazionale antimafia

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Il-procuratore-nazionale-antimafia-Franco-Roberti«Ci sono diversi casi di terroristi entrati in Europa sui barconi, ma il vero rischio è che una parte delle persone che arrivano da noi finiscano per radicalizzarsi nei prossimi anni». Il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti spiegai: «L’ipotesi che l’Isis controlli i traffici dei migranti e tenti di controllarne anche la dislocazione, una volta arrivati sul territorio europeo, è una nostra ipotesi investigativa. In questo momento però non posso aggiungere niente di più: è una pista che stiamo verificando».

Dunque, alla domanda se sia credibile il filo rosso tra Isis, barconi e terrorismo islamico, Roberti puntualizza: «Non dico che è credibile, le dico che stiamo verificando. Posso solo aggiungere: non è un’ipotesi fuori dal mondo, non è un’ipotesi sballata». Sull’ipotesi di applicare ai terroristi il 41 bis per evitare che attirino nella rete jihadista i giovani più fragili, Roberti è prudente: “Bisogna vedere caso per caso. Finora non se ne è mai verificato l”utilità e l”opportunità, ma la legge consente già il 41 bis per i terroristi. Sono convinto che le radicalizzazioni in carcere vadano prevenute con attività di osservazione e segnalazione. Il 41 bis in questi casi non è utile da applicare perché ha altre funzioni. Il suo scopo è di evitare contatti con l’ambiente esterno, non con quello interno. No, non è efficace contro le radicalizzazioni, non sta in piedi il 41 bis con finalità di isolamento verso l’interno”.

Parole molto chiare e molto nette, che non ammettono replica, anche se sono in attesa di riscontri investigativi.

 

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