Taxi volante contro il traffico caos. Ma una corsa costerà 100 euro. E serviranno tanti aeroportini

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L’ho invocato, l’altra mattina, nel maxi ingorgo del Ponte alla Vittoria. Sembrava l’autoscontro. Una macchima a un centimetro dall’altra. E tutte bloccate. Ho pensato che sarebbe stato bello poter saltare la coda con una macchina che vola. Ed ora arriva la notizia: una società tedesca, che si chiama Volocopter, annuncia l’arrivo degli aerotaxi e la presentazione avverrà all’aeroporto di Roma,dal 27 al 30 ottobre. Per la prima volta un drone trasporterà persone: si tratta di un prototipo di taxi volante. Senza pilota a bordo: sarà telecomandato. M bisognerà attendere il 2024 per vederlo in servizio. Dal quartier generale della società tedesca fanno sapere che i primi test sono stati effettuati a Singapore e all’aeroporto di Helsinki. I risultati sono stati positivi.

COSTO DELLA CORSA – Ma quanto costerà viaggiare su un aerotaxi? Ancora non si sa con certezza, ma si parla di 140 euro per un viaggio dal centro di Roma a Fiumicino. E forse, si sussurra, per spostarsi da Firenze nord a Firenze sud, ovviamente volando sopra l’autostrada, si potrebbero spendere fra 80 e 100 euro. Stando alle prime stime, si parla di un incremento positivo per i posti di lavoro, che cresceranno di circa 90 mila unità. Ci sono, poi, altri lati positivi: il risparmio di tempo anche per il trasporto farmaci da un nosocomio all’altro, la diminuzione dei gas nell’aria e l’abbattimento del traffico cittadino. Però, prima di vedere in giro solo macchine voltanti di tempo ne dovrà passare

AEROTAXI – L’Italia punta ad un nuovo modello di mobilità. E sembra interessata. Infatti è atteso con curiosità l’arrivo a Roma del container che trasporterà il primo Aereotaxi della storia. Partenza da Monaco, arrivo nella Capitale con sosta all’aeroporto di Fiumicino (dove sarà esposto al pubblico). Ma per ora si tratta di test perché il primo volo avverrà nel 2024, nell’anno delle Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi. E si apre un nuovo derby: la Francia vorrebbe strapparlo a tutti pur di averlo operativo per le Olimpiadi, garantendo una scena da Ritorno al futuro.

110 ALL’ORA – Si parla di vera e propria svolta green perché l’aereotaxi è un piccolo elicottero a due posti – alimentato a batterie – in grado di essere guidato da remoto senza alcun tipo di inquinamento ambientale. L’impatto sul traffico cittadino, poi, è la novità assoluta: immaginate cosa potrebbe accadere nelle grandi città, o in quelle medie ma trafficatissime come Firenze, dove si formano code chilometriche di auto. L’aerotaxi, che può raggiungere i 110 km/h, riuscirebbe a viaggiare senza problemi di alcuni tipo e in ogni condizione metereologica. Il decollo e l’atterraggio, poiché viaggia ad un’altezza limitata non essendo un elicottero vero e proprio, può avvenire in ogni parte della città. Un esempio sui tempi legati allo spostamento dall’aeroporto di Roma Fiumicino al centro della città? Di solito un taxi s’impiega 45 minuti. Con questo drone, invece, ce ne vorranno appena 15.

FIRENZE – In Europa si stanno regolamentando i viaggi a bordo dell’Aerotaxi, tocca all’Agenzia europea per la sicurezza aerea scrivere le regole di questo nuovo traffico aereo. Che tuttavia un impatto sulle città lo avrà: la realizzazione dei vertiporti (aeree di atterraggio). E questa è una sfida nella quale mi piacerà di vedere impegnata Firenze. Dove si faranno i vertiporti? Quanti dovranno essere per rendere davvero utile il taxi volante? Quanto spazio richiederanno? Qui si discute da quasi un secolo se fare o no un vero aeroporto. Chissà come ci divertiremo con la prospettiva di dover costruire tanti… aeroportini.

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Sandro Bennucci

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