Covid e turismo: Unesco lancia l’allarme, la ripartenza non porti a flussi incontrollati (anche a Firenze)

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Il furore da ripartenza non faccia abbassare la guardi sul nuovo dilagare del turismo. Il covid resta ancora un pericolo. Lo ha detto Enrico Vicenti segretario generale della commissione nazionale italiana per l’Unesco in occasione di un evento a Firenze dell’Associazione italiana giovani: «La ripartenza turistica è importante perché il turismo è un comparto molto significativo nell’economia del Paese, vale oltre il 10% del nostro Pil. Ma per i centri storici di Firenze, Roma, Venezia, Napoli c’è sullo sfondo la sfida dell’overtourism che era una sfida molto sentita prima della pandemia e forse dobbiamo cercare di evitare che il ritorno graduale ad una situazione pre-Covid porti ad un flusso incontrollato di turisti da tutto il mondo».

Per evitare il fenomeno dell’overtourism, ha spiegato Vicenti, «in un Paese come l’Italia dovrebbe essere relativamente facile diversificare l’offerta di turismo culturale, le città d’arte lo sappiamo sono molte più di quelle che ho citato prima e anche all’interno delle città è importante diversificare i percorsi turistici. E poi penso alla destagionalizzazione, cioè cercare di evitare che i flussi turistici siano tutti concentrati in alcune parti dell’anno perché io credo che sia importante difendere l’integrità e l’autenticità di questi centri storici che altrimenti rischiano di essere snaturati e di perdere il fascino per il quale vengono visitati».

Ernesto Giusti

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