. Seduta chiusa in rialzo a Piazza Affari (+0,3%), che ha faticato meno di alcune altre Borse europee, in una giornata di numerose trimestrali e con la Bce che ha tenuto fermi i tassi. Ha ridotto il rialzo l’oro (+0,1%) a 1.802 dollari l’oncia e a Milano, dove le banche sono andate in ordine sparso, mentre dalla bozza della manovra all’esame del Consiglio dei ministri è emerso che le Dta (imposte differite attive) verranno prorogate a giugno 2022.
Meglio di tutte Bper (+1,1%), seguita da Fineco (+0,7%) e Unicredit (+0,5%), quest’ultima nel giorno dei conti dei nove mesi e che nei giorni scorsi aveva interrotto la trattativa per Mps (-0,8%). In rosso Intesa (-0,6%), Banco Bpm (-1,3%) e Carige (-1,9%). In calo Mediobanca (-0,7%) con l’assemblea, dopo i conti del giorno prima.
Sprint da inizio seduta per Stm (+6,4%) tra i semiconduttori, che ha aperto coi conti. Bene Diasorin (+4,3%) tra i farmaceutici, Amplifon, Exor (+2,3%), che già a inizio settimana aveva guadagnato, con nuove voci su una riapertura della trattativa per PartnerRe. Tra le auto guadagni per Ferrari (+2,2%), non per Stellantis (-1,5%) coi conti e in linea col comparto in Europa, teso sui chip.
Il differenziale tra Btp e Bund ha chiuso in rialzo a 118,7 punti, rispetto alla chiusura a 112 punti del giorno precedente. Secondo i dati reperibili sulla piattaforma Bloomberg, in mattinata ha toccato un minimo di 112,1 punti intorno alle 8.15 e nel pomeriggio un massimo di 120,77 punti alle 14.50, tornando così ai valori del maggio scorso. Il rendimento del decennale italiano è salito all’1,05%, rispetto alla chiusura allo 0,9% del giorno prima. Nella seduta ha fatto segnare un minimo dello 0,95% alle 8.30 e un massimo dell’1,09% intorno alle 15