Ddl Zan: le sardine e le sinistre contro Renzi che denuncia minacce di morte sui social

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Dopo il naufragio del ddl Zan, tanto caro a Letta e alle sinistre, le Sardine e la galassia progressista hanno individuato in Renzi e Italia viva i principali responsabili della bocciatura del provvedimento, e si sono scatenati sui social. Tanto che iol senatore fiorentino ha denunciato di aver ricevuto addirittura minacce di morte, «Siamo oggetto di una campagna mediatica e social vergognosa, vogliono fare le manifestazioni sotto le sedi di Italia viva e io sto ricevendo minacce di morte». Lo dice Matteo Renzi in una diretta social parlando del Ddl Zan

SARDINE . Un attacco frontale è venuto innanzitutto dalle Sardine: «Sul ddl Zan “la responsabilità, e non solo
da oggi, della mancata approvazione al Senato della nostra Repubblica, che dovrebbe rimuovere gli ostacoli all’uguaglianza, ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. È necessario mobilitarsi ancora, dopo il dibattito già surreale sulla ‘libertà di odiare’, perché le aggressioni e l’esclusione sociale non sono sufficienti a una certa politica con la p minuscola. Il senatore Renzi ieri era in Arabia Saudita, che forse è anche il suo riferimento per i diritti umani, durante il voto decisivo al Senato che ha affossato il ddl Zan. Un passo di civiltà che, seppur come sempre da
ultimi in Europa, avremmo potuto fare, accusano dal movimento antagonista del sovranismo. Il senatore Renzi non trova il tempo per la lotta alle discriminazioni e ai crimini d’odio. Tuttavia trova invece il tempo di incontrare Gianfranco Miccichè per siglare il patto con Forza Italia per gruppi e liste comuni, o di andare in Arabia Saudita a fare commercio di se stesso col Re. , «I senatori sovranisti che festeggiano la negazione dei diritti, l’accettazione della violenza e dell’ignoranza, sono un’immagine indimenticabile: così lontana dalla società che gli italiani e gli europei, soprattutto giovani, vivono», concludono Santori e le altre sardine.

FIRENZE . Nella nostra città come sempre in prima fila, sarà  organizzata sabato prossimo una manifestazione contro l’omofobia, prendendo di mira proprio Renzi e Italia viva. Protesterà il mondo Lgbtq, lancia l’iniziativa l’associazione Love My Way che punta il dito contro il partito di Matteo Renzi. Ci vediamo sabato con ritrovo alle 14.30 e inizio alle 15 sotto il coordinamento provinciale di Italia Viva.  Perché- scrivono in un post su Facebook- la
responsabilità è chiara e limpida e perché adesso è arrivato davvero il momento di dire basta».

Del resto lo stesso sindaco Nardella si era scagliato contro la bocciatura del Ddl, mettendo all’indice il comportamento degli oppositori al provvedimento, senza alcuna valutazione critica sul comportamento del suo partito, lanciando un appello alla parte buona del Paese: «Ci stia vicino in questa battaglia per i diritti civili, perché ne abbiamo bisogno e perché quello che ieri è successo in Senato non è il Paese reale. Gli applausi, gli urli di giubilo dei senatori non hanno niente a che vedere con il Paese reale, che ha un’altra visione, un’altra velocità e un altro modo di guardare ai diritti e alle pari opportunità». 

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