Nell’ultima settimana aumenta l’incidenza in tutte le fasce d’età e in particolare sotto i 12 anni, cioe’ nella parte della popolazione che ancora non puo’ essere vaccinata. In totale il 24% dei casi è stato diagnosticato sotto i 20 anni e nella fascia in eta’ scolare il 47% dei casi è stato diagnosticato fra i 6 e gli 11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni e solo il 13% e il 7% rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni. Fra l’11 e il 24 ottobre in questa parte della popolazione sono stati registrati 10.333 nuovi casi, 84 ospedalizzati, un ricoverato in intensiva e nessun deceduto. E’ quanto indica il Report esteso dell’Iss che integra il monitoraggio settimanale, a completare il quadro completa che gia’ venerdi’ aveva visto emergere alcuni segnali d’allarme.
Tuttavia l’Iss conferma che e’ elevata l’efficacia vaccinale anche con la variante Delta prevalente” rispetto ai ricoveri nei reparti non critici con una protezione al 92%, nelle terapia intensiva al 95%, e rispetto ai decessi 91%. La percentuale delle infezioni tra gli operatori sanitari rispetto al totale resta stabile al 3,6%, sottolinea l’Istituto Superiore di Sanita’, rispondendo cosi’ alla preoccupazione della categoria rispetto alla possibile riduzione della protezione da vaccino a piu’ di 6 mesi dal completamento del ciclo per la grande maggioranza di loro.