Addio Chiantishire, gli inglesi investono al mare

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imageE’ finita l’epoca di conquista del Chiantishire. Le dolci colline tra Firenze e Siena patria di vini pregiati e di residenze lussuose, tra cui il buen retiro dell’ex primo ministro inglese Tony Blair, non sembrano più essere la prima scelta degli investimenti immobiliari britannici. Lo rivela un’analisi condotta da Immobiliare.it e LuxuryEstate.com secondo cui, nel corso dell’ultimo anno, le richieste legate a immobili di lusso provenienti dal Regno Unito e rivolte alla celebre campagna toscana sono passate dal 30% al 14%.

Risulta quindi più che dimezzata la quota di richieste, ma il budget che gli inglesi intendono spendere per comprare una casa di pregio nella zona rimane stabile a 2,1 milioni di euro.

La saturazione dell’offerta nel Chianti e il conseguente innalzamento dei prezzi degli immobili di lusso fanno dirottare la preferenza degli inglesi verso le località di mare, prime fra tutte a livello nazionale Taormina, Portofino e Capri. In Toscana sono l’Argentario e Orbetello ad aver assorbito parte della percentuale di richieste sottratta al Chianti.

Il budget medio che gli acquirenti britannici sono disposti a spendere per acquistare immobili di lusso in Italia si aggira intorno ai 3,4 milioni di euro, una cifra in aumento del 9,7% annuo, che, se l’investimento riguarda le località di mare più alla moda, raggiunge i 10 milioni di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24

Marta Panicucci

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