Piazze blindate dai sindaci, discoteche chiuse, cancellati i concerti. Consentiti feste in casa e cenoni, con poche persone al tavolo, in ristoranti e alberghi. Omicron spegne il Capodanno. Il Paese chiude, nuovamente. Una stretta che ripropone la questione degli indennizzi alle attività economiche più penalizzate da due anni di pandemia. In base al decreto publicato in Gazzetta Ufficiale la Vigilia di Natale, dal 30 dicembre, per un mese, sono vietati gli eventi, le feste e i concerti che prevedono assembramenti in spazi all’aperto e sono sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Che Capodanno sarà? Il provvedimento non impedisce di accogliere il nuovo anno in casa in compagnia, affida al buon senso e alla prudenza il compito di minimizzare il rischio di focolai domestici. Nonostante il record dei contagi, che negli ultimi giorni sono stati il triplo rispetto a 12 mesi fa, l’Italia vive queste feste di fine anno con più libertà e possibilità di ritrovare parenti e amici. Nel 2020 tutto il Paese era in zona rossa e c’era il coprifuoco. Non ci saranno veglioni nei locali o in piazza, ma chi ha fatto il vaccino o è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi e ha il Super Green pass potrà andare a cena al ristorante.
Si potranno ricevere ospiti in casa. Nessuna limitazione è arrivata sul numero degli invitati. Alcuni primi cittadini però si sono mossi già da giorni con ulteriori restrizioni. Firenze sarà molto controllata, il sindaco, Dario Nardella, raccomanda prudenza. A Bologna, per evitare i festeggiamenti spontanei e assembramenti, il sindaco Matteo Lepore ha interdetto l’accesso dalla sera del 31 alla mattina del primo gennaio a Piazza Maggiore. A Bari, Antonio Decaro ha vietato tutti i fuochi d’artificio. A Sassari, ai cenoni organizzati da pubblici esercizi, attività di ristorazione, circoli ricreativi, non sono ammessi i balli e la musica si spegnerà all’una di notte. Dalle città ai piccoli centri. A Palau, in Gallura, come si legge sul sito del Comune, fino al 10 gennaio è vietato organizzare o partecipare a feste private, pranzi o cene all’aperto o al chiuso, oltre i componenti del nucleo familiare e dei parenti in possesso di certificazione verde.
Gilda Giusti