Autovelox Firenze: il comune installa quattro nuovi “velocar” sui lampioni, polemica politica

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Il Comune di Firenze, per tutela della sicurezza (o per far cassa, come accusano gli automobilisti), ha in programma il rinnovo del parco autovelox cittadino e ne ha già installati quattro di nuova generazione. Gli apparecchi si chiamano “velocar”, costerebbero 100 mila euro, si tratta di telecamere che operano con altissima precisione, leggono diversi alfabeti sulle targhe, sono in grado di fare statistiche e hanno un sistema di protezione contro gli attacchi hacker. Per ora sono stati installati i primi 4: in viale XI Agosto, viale Etruria e 2 sul viadotto del Varlungo. Ma almeno un altro paio sarebbero in arrivo, in viale Redi e viale Nenni. E progressivamente potrebbero essere sostituiti tutti quelli esistenti in città. Si tratta di autovelox il cui fascio radar è in grado di riprendere le auto fino a 30 metri di distanza e coprono anche tre corsie contemporaneamente.

“Gli autovelox sono un elemento di sicurezza stradale. Tutti gli studi dimostrano che in presenza di autovelox si riduce del 60 per cento il rischio di scontri mortali” fa notare l’assessore al traffico Stefano Giorgetti. L’opposizione non ci sta, riferisce sempre Repubblica. Alessandro Draghi, il capogruppo ei Fratelli d’Italia, parla di “soldi buttati che pagheranno i fiorentini” e in Consiglio comunale è pronto a sollevare il caso della possibile illegittimità dei velocar: “Questi apparecchi hanno l’autorizzazione del Ministero dei trasporti e del Mims ma non quella del Mise. Ci sono alcuni giudici di pace che hanno accolto ricorsi su multe elevate da questi apparecchi” dice Draghi.

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