“Dall’analisi dei dati epidemiologici e clinici e dallo studio dei vari campioni biologici in cui il virus è stato identificato, l’ipotesi della trasmissione per contatto diretto durante i rapporti sessuali è ritenuta plausibile”. Lo spiega in una nota l’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma in relazione all’analisi dei primi casi osservati in Italia di vaiolo delle scimmie. Il lavoro è stato pubblicato dai ricercatori dello Spallanzani sul numero di ieri di Eurosurveillance, la rivista scientifica dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).