La Bbc informa: “Il fumo si alza sopra il quartier generale della flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli”. Altri attacchi di droni contro obiettivi russi sono stati segnalati in Crimea e in altre parti occupate dell’Ucraina, secondo quanto scrive la Bbc. Mentre Mosca denuncia che l’esercito ucraino ha usato agenti chimici contro le truppe russe.
“Il fumo si alza sopra il quartier generale della flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli”, ha riferito questa mattina l’emittente pubblica ucraina Suspilne, citando i media locali e pubblicando video dalla scena.
I media russi hanno affermato che ieri è stato sventato un attacco contro un porto nella parte occidentale della Crimea. I video girati in Crimea mostrano la difesa aerea russa che intercetta obiettivi nei cieli di Sebastopoli, Yevpatoriya e Zaozerne. Le autorità di occupazione russe hanno affermato che si trattava di droni ucraini.
Secondo Mosca, l’esercito ucraino ha utilizzato agenti chimici contro le truppe russe nella regione di Zaporizhzhia. Il ministero della Difesa, citato da Interfax e Tass, parla di segni di “forte avvelenamento” riscontrati in soldati che sono stati ricoverati in ospedale. L’agente utilizzato, aggiunge Mosca, sarebbe “la tossina del botulino di tipo B”, secondo quanto riferiscono le agenzie russe.
Il ministero della Difesa russo ha aggiunto che sta preparando il dossier con i risultati dei test effettuati sui soldati ricoverati con segni di grave avvelenamento dopo aver completato la loro missione nella regione di Zaporizhzhia. “Le prove del terrorismo chimico del regime di Kiev saranno presto presentate all’Opac”, l’Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche con sede all’Aia, ha specificato Mosca in una nota. Denunciando che l’utilizzo di agenti tossici “è stato autorizzato dal regime di Zelensky”. Un’indagine supplementare è in corso, si aggiunge, per l’avvelenamento del governatore ad interim di Kherson, la regione nel sud dell’Ucraina sotto controllo russo.