E’ arrivata una prima schiarita sulla situazione del porto di Marina di Carrara, dopo l’inchiesta della Procura che venerdì scorso ha sequestrato tutti i mezzi meccanici della Porto di Carrara spa, società di movimentazione merci che opera nello scalo toscano da oltre cinquant’anni. Ieri l’amministratore delegato, Paolo Dello Iacono, ha annunciato il rilascio della concessione richiesta da tempo per l’utilizzo in via esclusiva della banchina Levante del porto (finora la società portuale ha operato con una semplice autorizzazione).
Al via libera della concessione dovrebbe ora seguire il dissequestro dei mezzi meccanici bloccati con l’ipotesi di occupazione abusiva di suolo pubblico.
«Ora aspettiamo il dissequestro delle banchine – spiega l’ad Dello Iacono – e aspettiamo di sapere dal Comitato portuale in programma domani (oggi, ndr) il destino delle gru sulla banchina di Ponente, per la quale abbiamo l’autorizzazione come avviene, del resto, in gran parte dei porti italiani». Nei giorni scorsi la società aveva precisato che «da tempo è in attesa del rilascio delle concessioni delle banchine di cui le viene addebitata la mancata titolarità, nonostante che il Comitato portuale abbia per due volte deliberato in tal senso».
La vicenda, infatti, ha scatenato una forte polemica contro il Comitato portuale di Carrara accusato di violare le norme per le concessioni. A sua difesa è interventuta l’Associazione industriali Livorno Massa Carrara spiegando che il regime di semplice autorizzazione è la norma anche in altre realtà: «Il Comitato portuale – sostiene il comunicato degli industriali – ha applicato gli stessi criteri adottati negli altri porti e la piena legittimità delle procedure è stata confermata da recenti ispezioni del ministero delle Infrastrutture».
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