“Sono oltre 400 le persone già arrestate e che pagheranno per i crimini commessi”. Lo afferma su Twitter il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, dopo l’attacco ai palazzi del potere nella capitale brasiliana. “Continuiamo a lavorare per identificare quanti hanno partecipato a questi atti terroristici
e per restaurare l’ordine”, ha detto Rocha.
LULA – Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha convocato per oggi una riunione di emergenza dei 27 governatori del Paese per affrontare la questione degli assalti alle sedi delle istituzioni del Paese da parte di sostenitori dell’ex capo dello Stato Jiar Bolsonaro. La riunione vedrà la presenza anche del ministro della Giustizia, Flavio Dino. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, Lula dovrebbe incontrare inoltre i presidenti del Congresso e del Tribunale federale.
BOLSONARO – L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha preso le distanze dall’insurrezione che hanno portato devastazioni nell’area governativa di Brasilia. Dal suo ‘buen retiro’ di Orlando, in Florida, a pochi chilometri da Disney World, dove Bolsonaro si è rifugiato alla fine dell’anno, l’ex presidente ha condannato la rivolta. “Manifestazioni pacifiche – ha scritto su Twitter – nel rispetto della legge fanno parte della democrazia. Vandalismi e occupazioni di spazi pubblici come quelli di oggi, così come quelli fatti dalla sinistra nel 2013 e 2017, no”. Bolsonaro ha respinto le parole del presidente brasiliano Lula che gli ha addossato la responsabilità dell’insurrezione. Le accuse, ha aggiunto Bolsonaro, sono “senza prove”.
MELONI – “Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi
istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane””. Lo ha scritto su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, commentando quanto avvenuto in Brasile.