Telefonata Zelensky-Xi: nuovi orizzonti. Ma Mosca precisa: “Non accetteremo di tornare ai confini del 1991”

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Dopo oltre un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina è arrivato ieri, 26 aprile 2023, il tanto atteso primo contatto telefonico fra Volodymyr Zelensky e Xi Jinping. Un colloquio che il leader di Kiev definisce "lungo e significativo" e al termine del quale il presidente ucraino annuncia la nomina dell’ambasciatore in Cina per dare "un forte sviluppo" alle relazioni bilaterali. Xi si era detto pronto a sentire Zelensky dopo la visita in Cina del presidente francese Emmanuel Macron e della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. Il leader di Pechino alle parole ha fatto seguire i fatti.

Ma oggi, 27 aprile 2023, Mosca interviene sul colloquio fra Xi e Zelensky: perchè la telefonata tra il presidente cinese e quello ucraino ha messo in allarme il Cremlino. Il quale si è affrettato a precisare che, durante la sua visita del mese scorso a Mosca, il presidente cinese Xi Jinping non ha discusso con quello russo, Vladimir Putin, di un ritorno dell’Ucraina alla piena sovranità sul suo territorio nei confini del 1991.

Ma torniamo alla telefonata ch h fatto il giro del mondo: nel corso del colloquio, Xi ha ribadito a Zelensky la posizione della Cina ovvero che il dialogo e i negoziati "sono l’unica via d’uscita possibile dalla crisi". Allo stesso tempo il presidente cinese ha sottolineato che "non ci sono vincitori in una guerra nucleare". Allo stesso tempo Pechino ha annunciato anche l’invio del Rappresentante speciale del Governo cinese per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri Paesi "per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti su una soluzione politica della crisi".La telefonata fra Xi e Zelensky è stata accolta positivamente da Washington.

Decisamente più fredda, come detto, la reazione di Mosca, dove Xi si era recato in visita lo scorso marzo. "Prendiamo atto della volontà della parte cinese di compiere sforzi per avviare il processo negoziale – ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova – ma finora, il regime di Kiev ha dimostrato di rifiutare qualsiasi iniziativa sensata volta a risolvere politicamente e diplomaticamente la crisi ucraina con richieste consapevolmente irrealistiche".

Intanto non è mancato un ringraziamento al nostro Paese. "Grazie Giorgia, grazie Italia", ha detto in italiano Zelensky rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il leader di Kiev ha invitato le aziende italiane a investire in Ucraina per "costruire insieme il nostro futuro".

Ernesto Giusti

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