Gianmarco "Gimbo" Tamberi trionfa ai Giochi Europei in Polonia con la medaglia d’oro nel salto in alto. L’azzurro, campione olimpico a Tokyo 2020, nello stadio di Chorzow realizza la misura di 2.29 metri, davanti al belga Thomas Carmoy (argento) e al polacco Norbert Kobielski (bronzo).
Ma la festa, per dirla con le parole del presidente della Fidal Stefano Mei, è "sporcata" dalla polemica innescata dalle parole di Tamberi dopo la sua vittoria nel salto in alto. Il caso è esploso proprio mentre la spedizione azzurra si apprestava a festeggiare il primo successo di sempre nella manifestazione, che ha preso il posto della vecchia e prestigiosa Coppa Europa. Il campione olimpico non ha usato giri di parole per descrivere il suo stato d’animo dopo il Golden Gala di Firenze, al quale non ha preso parte.
"Non sono nemmeno stato invitato al Golden Gala e questo mi è dispiaciuto. Forse la mia presenza non era gradita e alla fine mi sono sentito di non andare comunque", ha detto l’azzurro. "Non stiamo qui a disquisire, mi sarebbe piaciuto moltissimo essere presente e alla fine non sono nemmeno stato invitato. I motivi per cui non ho gareggiato sono molteplici, ma non mi hanno nemmeno invitato. In ogni caso non potevo esimermi dal venire qui, l’ho fatto per i ragazzi e per l’Italia. Sono orgoglioso di essere in una squadra così forte".
Mei è stato informato delle parole di Tamberi proprio mentre era in tribuna ad applaudire gli azzurri: "Una polemica fuori luogo, una caduta di stile", ha detto il numero uno della Fidal senza nascondere il suo disappunto. "Gimbo dimostra di essere fuori luogo con questa polemica in un momento del genere in una giornata così, dopo nove mesi che non salti e dopo che vinci una gara straordinaria. E’ l’ultima cosa di cui parlare", ha aggiunto Mei, sottolineando che in occasione del Golden Gala "c’è stata una trattativa con l’organizzazione che non è andata a buon fine e non è venuto a saltare. Ora, che si stia mettendo nella fila di chi non è stato invitato…". "Ha sporcato un po’ una vittoria meravigliosa".
L’Italia, infatti, ha trionfato dopo avere dominato la tre giorni di gare a Chorzow, chiudendo la competizione con 426.50 punti davanti ai padroni di casa della Polonia, a quota 402.50 e guidando anche il medagliere dell’atletica ai Giochi Europei con 14 medaglie all’attivo: 6 ori, 5 argenti e 3 bronzi. Due medaglie del metallo più prezioso sono arrivate proprio oggi grazie a Tamberi e al pesista Zane Weir.
Tamberi, al debutto stagionale, si è imposto con la misura di 2.29 ottenuta al primo tentativo. Un ultimo tentativo a 2.34, che sarebbe stato il migliore salto dell’anno, non è andato a buon fine. Weir ha trionfato con la misura di 21.59. In evidenza anche Larissa Iapichino, seconda nel lungo con la misura di 6.66. Importanti ai fini della vittoria finale anche i risultati ottenuti nei 5.000 metri da Yeman Crippa, terzo in 13’34"29, e nei 200 metri da Filippo Tortu, anch’egli terzo ma con il tempo non esaltante di 20”61. Finisce con l’inno italiano che risuona nello stadio e gli azzurri che intonano il coro ‘I campioni dell’Europa siamo noi’.
"Questa è un’impresa epica", esulta Mei, in pista insieme al dt La Torre, al capitano Tamberi e agli altri azzurri. Ora, non resta che ricucire lo strappo con il campione olimpico.
Paulo Soares
