Francia: scontri per la morte di Nahel. 15 arresti a Nanterre. Schierati 40mila agenti

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Altra notte di rivolta popolare in Francia. Scende in strada la gente delle banlieu. La questura di Parigi ha reso noto che 15 persone sono state arrestate a Nanterre, in relazione agli incidenti avvenuti durante la ‘marcia bianca per Nahel’, il 17enne ucciso durante un controllo stradale. Lo riferiscono i media francesi, aggiungendo che il governo ha schierato 40mila agenti.

"Non sono arrabbiata con la polizia, sono arrabbiata con una sola persona: quella che ha tolto la vita a mio figlio", ha detto Mounia M., la madre di Nahel, ucciso da un agente di polizia a Nanterre, in un’intervista trasmessa su France 5 stasera. "Ho amici poliziotti e i loro cuori mi sono vicini (…). Non sono d’accordo con quello che ha fatto", ha detto Mounia M. nel programma "C a’ vous", mentre la violenza urbana esplodeva in tutta la Francia dopo la morte del suo unico figlio.

"Non doveva uccidere mio figlio, c’erano altri modi per farlo. Un proiettile? Così vicino al suo busto? No, non riesco a immaginarlo (…). Ci sono altri modi per farli uscire dal veicolo. Uccidere dei piccoli in questo modo… Quanto durera’ tutto questo? Quanti altri bambini se ne andranno?", ha detto nel suo primo lungo discorso dopo la tragedia.

Il poliziotto "ha visto la testa di un arabo, la testa di un bambino, e voleva togliergli la vita", afferma anche lei in questa intervista registrata stamattina, prima della marcia bianca del pomeriggio a Nanterre. Mounia M. ha anche detto di sperare che i tribunali "siano molto severi" nei confronti del poliziotto. "Non sei mesi poi è fuori".

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