Firenze: pm chiede condanna a due anni per ex governatore Rossi. Lui: “Sono sereno, non ho fatto nulla di male”

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Sono stati chiesti due anni per l’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, accusato di falso ideologico nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nelle spese sostenute nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 2015. Stessa pena richiesta anche per il commercialista Luciano Bachi, che in qualità di mandatario elettorale raccolse i fondi a sostegno della campagna di Rossi.

La sentenza è prevista il prossimo 10 novembre. Rossi, secondo l’accusa, avrebbe indotto in errore il collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte di appello di Firenze, dichiarando di aver speso circa 59mila euro per la campagna elettorale, a seguito di contributi ricevuti per circa 70mila euro, mentre avrebbe ricevuto e speso denaro ulteriore per circa 600mila euro, non dichiarato per non superare il tetto consentito dalla legge.

Lui, Rossi, ha dichiarato con molta serenità di essere tranquillo: "Attendo con grande fiducia la sentenza, sapendo di non aver fatto nulla di male. Si tratta di contabilità elettorale e del modo di imputare alcune spese che sono sempre state dichiarate in modo trasparente. Nulla che abbia a che fare con la mia onorabilità di cittadino e di politico".

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