Venezia rifarà lo stadio con soldi pubblici. Il governo – attraverso il ministro dell’interno, con quelli dell’Economia e delle Finanze e per gli Affari europei – ha deliberato di assegnare al comune capoluogo del Veneto 93,5 milioni di euro, che andranno a coprire parte dei costi del progetto del Bosco dello Sport di Venezia, il maxiprogetto per un’area a verde e impianti sportivi sulla gronda lagunare nei pressi dell’aeroporto di Tessera.
Si prevede la realizzazione di uno stadio, un’arena-palasport, la nuova viabilità Tessera-aeroporto, opere di urbanizzazione interna, a verde e di paesaggio, e un’area educational. Così, uscito dalla ‘porta’ dell’Unione europea, con l’esclusione dai fondi del Pnrr, rientra dalla ‘finestra’ dei fondi governativi. E Firenze?
Non c’è bisogno di essere nati cresciuti e, per quel che mi riguarda, "peggiorati" a Firenze, per chiedere almeno equità di trattamento. Venezia è Venezia, ma Firenze è Firenze. Al Doge contrapponiamo il Granduca. Ma soprattutto non vorremmo che il governo facesse distinzioni politiche: Venezia governata dal Centrodestra, Firenze dal Centrosinistra. Aggiungo che lo stadio non significa solo Fiorentina, ma anche il rispetto per una città che, iospitando come Venezia milioni e milioni di turisti, fa crescere il Pil come non mai.
Detto, questo, il Comune di Firenze, vede aprirsi qualche spiraglio per il finanziamento del restyling del ‘Franchi’, come Venezia escluso dai fondi del Pnrr. "Altrimenti saremmo di fronte a una gravissima e inaudita discriminazione politica", ha commentato l’assessore fiorentino allo sport Cosimo Guccione, forse anticipando l’uscita del sindaco, Dario Nardella. E il presidente della Toscana, Eugenio Giani, sottolinea che "se il governo ha provveduto a dare ciò che non dava il Pnrr per Venezia, lo può fare per Firenze, ed è quello che adesso diventa un’aspettativa legittima".
Senza farla tanto lunga, posso avanzare una proposta? Anche gli esponenti del Centrodestra, a Firenze e in Toscana, facciano fronte comune con Giani e Nardella. Il restyling del Franchi ora è una priorità. E’ vero che il "pastrocchio" di puntare sul Pnrr vide come artefice l’ex ministro Franceschini, ma il problema va risolto. Una volta tanto, tutti insieme, possiamo gridare "Viva Fiorenza"? O devo portare in Palazzo Vecchio lo straordinario Luciano Artusi per il "saluto alla voce" in consiglio comunale?
Sandro Bennucci
