Migranti: la nave Geo Barents a Marina di Carrara. A bordo anche 60 minori

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E’ entrata nel porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) alle 7:30 di oggi, 7 luglio 2023, la nave Geo Barents di Medici senza frontiere con 197 migranti a bordo, tra i quali 125 uomini, 11 donne, 60 minori di cui 47 non accompagnati.

Per lo scalo toscano è il quarto attracco di una nave umanitaria dal 30 gennaio scorso.

"Appena terminati i primi controlli a bordo della nave è previsto il trasferimento nel centro di CarraraFiere, per le visite mediche e le operazioni di identificazione da parte delle forze di polizia e il successivo trasferimento nelle sedi di destinazione“. Ha spiegato il vice prefetto di Massa Carrara Andrea Leo. “Sicuramente ci sarà una distribuzione dei migranti" – ha aggiunto Leo – “in ambito regionale, un certo numero rimarrà sicuramente anche in provincia di Massa e un numero abbastanza significativo andrà nelle Marche“.

Ad accogliere i migranti, anche una delegazione della Regione Toscana, guidata dalle assessore regionali Monia Monni (protezione civile) e Serena Spinelli (politiche sociali).
“Anche questa volta a causa della decisione del governo la nave è stata costretta a percorrere almeno mille km in più, aggiungendo almeno quattro giorni di navigazione” hanno evidenziato Monni e Spinelli. “Questa decisione – hanno poi detto le due assessore – rappresenta una ulteriore tortura rispetto a quelle che questi migranti portavano sulla pelle”.

“Queste persone – ha sottolineato Monia Monni – vengono dalle carceri della Tunisia. Medici senza frontiere ci ha detto che hanno evidenti segni di torture, ci sono donne incinte con gravidanze a rischio, c’è un bimbo di due mesi, e un gran numero minori, anche non accompagnati: non si può gestire in questa maniera scandalosa l’accoglienza delle persone”.
“Siamo ormai all’ennesimo sbarco in Toscana – ha aggiunto – e anche questo dimostra che non esiste nessuna emergenza, ma una situazione strutturale che va gestita in maniera strutturale e adeguata, cosa che il Governo non sta facendo.
Anche per questo non abbiamo dato l’intesa al Governo per la gestione commissariale: le procedure più rapide servono a poco se non c’è un’idea organica sull’accoglienza"

“Lo sbarco di questa nave proveniente dalla Tunisia, e le condizioni drammatiche delle persone che sono state salvate, dimostrano che non è stipulando accordi con Paesi dove i diritti non sono rispettati che si possono gestire i flussi migratori” – osserva Serena Spinelli.
"Occorre una riflessione su scala europea per una missione comune di soccorso in mare e per creare canali di accesso sicuri tramite i quali fare arrivare le persone. Senza continuare a imporre a chi viene salvato dalle ong giorni di navigazione in più”.

“Anche in questa occasione – ha concluso la Spinelli – sento il bisogno di ringraziare il mondo del volontariato, i servizi socio-sanitari territoriali, il Comune e la Prefettura le forze dell’ordine, per la grande organizzazione ancora una volta messa in campo e per la grande collaborazione che tutti, nessuno escluso, sempre dimostrano. La Toscana, anche stavolta, ha risposto all’accoglienza con il suo volto migliore e con umanità”.

Ernesto Giusti

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