Toscana Pride a Firenze: gli antagonisti tentano di rovinare la festa. Scontri con la polizia

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Erano migliaia al Toscana Pride, a Firenze: oltre 10.000 per la questura, addirittura 50.000 secondo gli organizzatori della manifestazione arcobaleno. Il problema? Fin, dall’inizio un gruppetto di antagonisti, circa 50, ha tentato di offuscare il clima di festa. E’ successo sia all’inizio, quando hanno preso la testa del corteo in disaccordo con i promotori, sia alla fine, alle Cascine, quando hanno occupato l’area del palco dove erano previsti gli interventi.

Ci sono state tensioni ed è dovuta intervenire la polizia con tecniche di alleggerimento per sgombrare gli antagonisti. Questi però non si sono allontanati e hanno fronteggiato lo schieramento di agenti in tenuta antisommossa. Le tensioni hanno causato ancora un altro breve contatto tra antagonisti e poliziotti, poi, con circa un’ora di ritardo, sono iniziati gli interventi dei manifestanti.

I promotori della manifestazione, per cautela, avevano riparato i bambini nella parte retrostante il palco. Anche durante la marcia, dal piazzale di Porta Romana e attraverso il centro, gli slogan più duri, e anche le offese, contro il premier Giorgia Meloni e il governo sono partiti dal gruppo di antagonisti, che farebbero riferimento anche a centri sociali.

Davanti a una sede di Fratelli d’Italia, in via Il Prato, hanno acceso fumogeni e urlato ‘Fuori la Digos dal corteo’ e ‘Fascisti carogne tornate nelle fogne’. Dietro, tenuto a una certa distanza di qualche decina di metri per non raccogliere provocazioni, ha continuato il suo tragitto il Toscana Pride, con 11 carri colorati, canzoni di autori vicini al mondo arcobaleno, i gonfaloni di 10 Comuni (90 quelli che hanno dato il patrocinio, circa un terzo di quelli toscani), esponenti della politica tra cui il governatore Eugenio Giani, il segretario toscano del Pd Emiliano Fossi, gli assessori Alessandra Nardini (Regione), Benedetta Albanese e Sara Funaro.

Il Toscana Pride è tornato a Firenze dopo sette anni. Tra i presenti l’Ordine degli psicologi della Toscana con striscioni, bandiere e 400 magliette su cui compare l’articolo 4 del loro codice deontologico contro ogni pregiudizio e discriminazione.

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