Firenze: Harry’s Bar sfrattato dal lungarno Vespucci. Anche Liz Taylor e Richard Burton ai suoi tavoli

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Sfratto eseguito. Harry’s Bar chiuso. Un pezzo di storia di Firenze, ma anche patrimonio mondiale della ristorazione, ha dovuto abbassare la saracinesca, oggi 20 luglio 2023.

Fondato nel dicembre 1953 – ha visto tra i suoi clienti anche Richard Burton e Liz Taylor – il locale è al centro di un contenzioso che va avanti ormai da tempo e che coinvolge da una parte i fratelli Bechi, attuali titolari della società di gestione dell’Harry’s Bar, e dall’altra Gin srl, società proprietaria dell’immobile, della famiglia fiorentina Olivetti Rason, che ne aveva chiesto lo sfratto.

"Oggi, nonostante il tavolo di crisi aperto presso la Città metropolitana di Firenze, si è data esecuzione allo sfratto esecutivo di Harry’s Bar lasciando i 22 lavoratori senza una prospettiva certa", commenta Rosa Anna Lombardo, della Filcams Cgil Firenze, in una nota.

Il sindacato chiede che "si facciano carico di questi lavoratori e lavoratrici Harry’s Bar 1953 e Sina, che gestisce l’Hotel Medici in Firenze proprietario della attività di Harry’s bar. Da questa vicenda non è esonerata neanche la società Gin dsl, che poteva almeno aspettare la esecuzione dello sfratto per tenere disteso il confronto. Non discutiamo le sentenze – aggiunge Lombardo – ma Gin srl non può limitarsi a pensare che con lo sfratto ha rispettato la legge. Rimane aperto infatti un problema sociale grande come un grattacielo: quei lavoratori e lavoratrici, anche se sono fuori dal locale, sono parte integrante di quel locale e quando esso sarà ceduto ad altri la Gin Srl non dovrà ignorare la sorte di questi lavoratori e lavoratrici".

Per il 27 luglio, fa sapere il sindacato, è in programma una nuova riunione presso l’unità di crisi della Metrocittà. In una nota lo studio legale Olivetti Rason e associati, per conto di Gin, precisa che "il rilascio forzoso dei locali da parte di Harry’s Bar è stato deciso da Tribunale e Corte d’appello di Firenze con ben cinque provvedimenti che hanno tutti confermato, all’unisono, l’esistenza di una pesante morosità di Harry’s bar iniziata nell’agosto 2019 e protrattasi sino ad oggi".

La società, continua la nota, "si dichiara nuovamente disponibile ad attivarsi per risolvere l’eventuale problema occupazionale che l’esecuzione del provvedimento di rilascio dovesse creare nell’ipotesi di mancata ricollocazione dei lavoratori da parte di Harry’s Bar tenuto conto che Gin eserciterà negli stessi locali direttamente o indirettamente per il tramite di un nuovo conduttore attività di ristorazione non appena le necessarie licenze e/o autorizzazioni amministrative saranno state rilasciate dall’amministrazione comunale".

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