Assalto a Capitol Hill: Trump si dichiara non colpevole. “Una persecuzione contro di me”

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Nega decisamente, l’ex presidente degli Stati Uniti: che per la terza volta in pochi mesi, Donald Trump si presenta in tribunale per ascoltare le accuse a suo carico e, per la terza volta, si dichiara non colpevole al termine di un’udienza durata 27 minuti.

"Oggi è un giorno triste per l’America. Contro di me è in atto una persecuzione, una persecuzione condotta da un avversario politico contro qualcuno che è avanti nei sondaggi. Non possiamo permettere che questo accada", dice Trump una volta lasciato il tribunale, in una dichiarazione sotto la pioggia sulla pista dell’aeroporto Reagan.

L’ex presidente nell’aula del tribunale di Washington era circondato dai suoi legali e siede a pochi metri da Jack Smith, il suo grande accusatore. Il procuratore speciale lo ha incriminato non solo per le carte segrete a Mar-a-Lago ma per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, una delle pagine più buie della storia americana avvenuta proprio a pochi metri dalla corte federale nella quale si presenta Trump.

Sono proprio i quattro capi di accusa per il 6 gennaio e il suo tentativo di sovvertire le elezioni che l’ex presidente ha affrontato nella capitale americana, dove è arrivato a bordo del suo aereo privato e da dove è ripartito subito dopo l’udienza preliminare. In aula Trump ha pronunciato poche parole rispondendo alle domande di base del magistrato Moxila Upadhyaya: ha confermato il suo nome, la sua età e ha risposto "no" alle domande sull’assunzione di medicinali o stupefacenti. Una volta lette le accuse a suo carico Trump si è dichiarato non colpevole.

Redazione

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