Salvini telefona a Vannacci: “Leggerò il libro”. Un sindacato carabinieri si schiera col generale. Il Pd: “Melo ni con chi sta?”

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Matteo Salvini, nel pomeriggio di oggi 21 agosto 2023, ha avuto una telefonata con il generale Roberto Vannacci, definita "molto cordiale" da fonti leghiste. Ma ecco il suo sfogo in una diretta Facebook dal Mit: "Mi rifiuto di pensare che in Italia ci sia un Grande Fratello che dice cosa si può leggere e cosa no. Se il generale scrive qualcosa che non ha niente a che fare con segreti di Stato o con il suo lavoro, ha il dovere e il diritto di farlo".

Il leader del Carroccio ha poi raccontato: "Al liceo ho letto anche il ‘Manuale del guerrigliero’ di Ernesto Che Guevara, perché sono curioso e quindi leggerò anche il libro di questo generale che ha fatto missioni in Afghanistan, Somalia, Iraq, che ha salvato vite e ha difeso la patria e i suoi ragazzi, aprendo dossier e denunce sull’uranio impoverito".

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, dice no alla "condanna al rogo a mo’ di Giordano Bruno" e spiega che comprerà il volume di 357 pagine di Vannacci, "additato come un pericolo", perché "prima di giudicare è giusto leggere, conoscere, capire".

Intanto, il Nuovo sindacato carabinieri "esprime un particolare e sentito ringraziamento al generale il quale, grazie al suo libro, ha fatto conoscere al mondo intero che anche per i militari è garantito il diritto costituzionale della libertà di pensiero".

Di tutt’altro avviso Clara Abatangelo, libraia di Castelfranco Veneto (Treviso) che ha affisso alla vetrina del suo negozio questo cartello: "Si invita la gentile clientela a non chiederci il libro di Vannacci. Sono arrivate delle telefonate di insulti in libreria – confessa a LaPresse – ma ribadisco che ognuno può scegliere cosa vendere e cosa no. A maggior ragione perché non è stato pubblicato da una casa editrice"..

La polemica politica tocca, però, anche il ministro Guido Crosetto. L’ex sindaco di Roma e leader del Forum dell’indipendenza italiana, Gianni Alemanno, affonda: "Ha umiliato la parte migliore del suo esercito: in prima linea chi vuole mandare? Ci va lui?".

E, dopo le parole di Salvini, il Pd va all’attacco. "Il governo è sempre più diviso e il ministro Crosetto sempre più isolato", il commento di Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori dem. Gli fa eco il capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, Stefano Graziano: "Chiediamo alla premier Giorgia Meloni se lei sta dalla parte del ministro della Difesa, che ha giustamente avallato l’avvicendamento del generale, o dalla parte di Salvini".

L’eurodeputato di Iv, Nicola Danti, dal canto suo, prende le difese di Crosetto: "Incredibile che Fratelli d’Italia lo attacchi, esattamente come fa il Pd. Noi stiamo dalla parte del ministro". E Angelo Bonelli (Avs) sbotta: "La libertà di pensiero è un diritto sacrosanto, ma non può essere confusa con una licenza di diffondere messaggi d’odio".

Dal fronte della maggioranza, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami di FdI, minimizza le presunte fratture nell’esecutivo: "La pretesa della sinistra di sostenere che esisterebbero frizioni all’interno del Governo sulla questione Vannacci non è altro che un goffo tentativo", afferma. Ma intanto monta un’altra polemica sulle parole del segretario provinciale della Lega a Modena, Guglielmo Golinelli, che prima posta su Facebook una sua immagine mentre legge il volume di Vannacci, definendola una "Buona, anzi buonissima lettura", poi dichiara a un quotidiano che "essere gay è contro natura e le razze esistono".

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Sandro Bennucci

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