Trasporti, frana del Frejus: Monte Bianco al collasso. E il 4 settembre chiuderà

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I collegamenti con il Nord Europa sono al collasso. Dopo la frana di domenica 27 agosto 2023, il tunnel del Frejus è chiuso ai mezzi pesanti, e si sono registrate code fino a otto ore al Traforo del Monte Bianco. Questa mattina, 30 settembre 2023, l’attesa supera già le due ore. Intanto, ad aggravare una situazione già drammatica, viene confermata la chiusura dello stesso traforo del Monte Bianco: lo comunica il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, in merito alla chiusura programmata del traforo a partire dal prossimo 4 settembre.

"Dall’ultimo colloquio avuto questa mattina con i vertici del Geie Traforo del Monte Bianco – ha spiegato il presidente della Regione – è emerso che, al momento, non c’è una variazione della programmazione degli interventi manutentivi previsti. Seguiremo di ora in ora l’evoluzione della situazione anche attraverso la costante interlocuzione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Proprio in queste ore è evidente quanto il collegamento transalpino sia vitale per la nostra regione, per tutto il Paese e per l’Europa; dopo aver risolto questa emergenza, non è più rinviabile un serio ragionamento politico-istituzionale sul futuro di questa infrastruttura”.Il tema è stato affrontato da Testolin – si legge in una nota della Regione Valle d’Aosta – al termine della seduta straordinaria di Giunta.

Intanto il ministro torinese Paolo Zangrillo, senatore di Forza Italia, afferma: "Trasformare la criticità della frana in Savoia in una opportunità per il rilancio del sistema dei trasporti transfrontalieri fra Italia e Francia. La frana che ha coinvolto l’autostrada sul lato francese del tunnel del Frejus, nella valle della Maurienne – sottolinea Zangrillo – ha dimostrato la naturale fragilità di un sistema dei trasporti, quello attraverso i collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia, che può essere mitigata soltanto mediante progetti condivisi che mettano al passo con i tempi queste infrastrutture stradali".

"Occorre quindi prevedere – afferma il senatore – un futuro di sviluppo e di rilancio attraverso investimenti che migliorino sia la percorribilità che la sicurezza di queste infrastrutture, proprio per l’importanza strategica che rivestono per il Nord-Ovest e per l’Italia. Come ministro e senatore piemontese – annuncia – sto seguendo da vicino e con attenzione l’evoluzione della situazione, e come Governo abbiamo avviato interlocuzioni anche diplomatiche con Parigi, grazie al coinvolgimento diretto del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani".

Ernesto Giusti

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