Zelensky-Lavrov: sfida all’assemblea Onu. Attacco di Kiev in Crimea. Russi furiosi per aerei speciali danneggiati

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Sarà una specie di duello all’ok corral, quello che andrà in scena, in diretta, all’assemblea generale dell’Onu, oggi 20 settembre 2023, tra Volodymyr Zelensky e Serghei Lavrov. Siederanno uno di fronte all’altro nella sessione speciale del Consiglio di Sicurezza Onu sull’Ucraina. Anche se c’è chi pensa che l’uno lascerà la stanza nel momento in cui prenderà la parola l’altro.

Alla riunione partecipano, tra gli altri, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, il segretario di stato Usa Antony Blinken (e non Joe Biden, come era stato ventilato inizialmente) e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.

Lunga la lista degli interventi (approvata dalla presidenza di turno del Consiglio di sicurezza, ossia l’Albania): sono oltre sessanta dalle ultime indiscrezioni, perché sono ammessi a parlare anche altri Paesi che ne fanno richiesta, oltre ai quindici membri del Consiglio di sicurezza. Ci saranno ad esempio il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la premier Giorgia Meloni.

ATTACCO IN CRIMEA – E’ temporaneamente sospeso il traffico sul ponte di Crimea, che collega la Russia con la Penisola. Lo scrive la Cnn citando il Centro informazioni stradali locale e sottolineando che video pubblicati sui canali di social media non ufficiali in Crimea mostrava fumo che si alzava da un’area vicino a Verkhnesadovoye, dove si trova una base militare russa. In precedenza l’intelligence ucraina aveva confermato un attacco missilistico al deposito petrolifero della flotta del Mar Nero in Crimea, affermando che i dettagli dell’operazione saranno resi noti.

Il fumo vicino alla costa nella città di Inkerman è apparso intorno a mezzogiorno nell’area del principale deposito petrolifero della flotta russa del Mar Nero, dove sono immagazzinate milioni di tonnellate di carburante. In contemporanea le autorità locali riferiscono di esplosioni a Sebastopoli, nella zona di Belbek, dove si trova l’aeroporto. Alcuni canali Telegram scrivono di un "attacco respinto". Fumo nero è stato notato anche tra il lato settentrionale di Sebastopoli e Inkerman, riporta Rbc-ucraina.

Secondo l’intelligence ucraina, i russi stanno indagando su un sabotaggio all’aeroporto di Chkalovsky, base aerea militare a 31 chilometri da Mosca, che ha danneggiato gravemente due aerei e un elicottero il 18 settembre scorso. Lo riferisce Rbc-ucraina. Si tratta di aerei AN-148 e IL-20 (entrambi appartenenti al 354mo Reggimento di Aviazione delle forze speciali), nonché di un elicottero MI-28N, che in passato aveva partecipato attivamente all’abbattimento di droni d’attacco sulla regione di Mosca.

"I russi sono furiosi perché l’aeroporto ospita velivoli governativi speciali (progettati per evacuare la leadership e il gruppo operativo di ufficiali dello Stato maggiore russo in caso di distruzione o minaccia delle infrastrutture terrestri e satellitari, ndr), oltre ai cosiddetti "aerei del giorno del giudizio" (chiamati così perché costruiti per l’utilizzo in caso di guerra nucleare, ndr)", ha commentato l’intelligence ucraina affermando che i danni agli aerei non lasciano sperare in un rapido recupero.

Ernesto Giusti

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