Migranti: la mappa dei 12 nuovi Cpr. Uno in Toscana. Piantedosi: “Dialogo, ma imporremo la linea”

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Dichiara di essere disponibile al dialogo, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Ma andrà avanti nella linea stabilita dal governo di allestire, in 12 regioni (anche in Toscana nonostante il "no" di Giani) i nuovi "Centri di permanenza e rimpatrio" per i migranti irregolari.

Un accordo è stato trovato in Alto Adige, mentre in Liguria potrebbe essere scelta un’area vicino a Ventimiglia. Il ministero ha da tempo avviato una ricognizione, affidata ai prefetti, per individuare strutture idonee: lontane dai centri abitati e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. La capienza sarà tra 50 e 200 persone. La sorveglianza continuerà ad essere affidata alle forze di polizia. Col decreto approvato lunedì scorso c’è stata un’accelerazione, che sarà favorita anche dalle procedure urgenti per realizzarle dopo che sono state inserite tra le "opere destinate alla difesa ed alla sicurezza nazionale".

I Cpr sorgeranno in Calabria, Campania, Abruzzo, Molise, Marche, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Veneto e Trentino Alto Adige. Le proposte dei prefetti, ha riferito Piantedosi, "stanno arrivando e le stiamo valutando". Saranno prese in considerazione anche isole deserte? "Non c’è nessun pregiudizio rispetto alla tipologia, isole o non isole".

I Centri, ha aggiunto, ospiteranno "quelle persone che girano per il territorio senza permesso di soggiorno e che hanno condizioni di pericolosità secondo un provvedimento di trattenimento che viene convalidato dal giudice".

Ci sono Regioni sulle barricate e altre disponibile. In prima fila, tra gli oppositori, i governatori di centrosinistra. "Io non impedisco" la realizzazione di un Cpr in Toscana, ha detto il presidente Eugenio Giani. "Se arriva il ministero dell’Interno e vogliono fare il Cpr qui – ha osservato – io gli dirò che sono assolutamente contrario nel territorio della regione. Il Comune che loro sceglieranno vedremo cosa dirà, se ne prenderanno tutte le responsabilità".

Il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha sentito Piantedosi: "Ci vedremo a breve", ha spiegato, mentre in precedenza aveva lamentato l’assenza di interlocuzione. Scettico un altro governatore dem, il campano Vincenzo De Luca: "Non abbiamo capito ancora cosa voglia realizzare il Governo, quindi siamo nell’impossibilità di esprimerci. Noi abbiamo già qui centri di accoglienza".

Maggiori aperture sono arrivate dal presidente della Puglia, Michele Emiliano: "Io delle politiche migratorie del governo penso, come tutti gli italiani, che siano un disastro. Però non è il momento di dare giudizi. Se il governo ha bisogno della Puglia bussa, chiede e la Puglia è a disposizione". In realtà la regione ospita già due dei 9 Cpr operativi sul territorio nazionale, a Bari e a Brindisi.

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